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Cronaca Redazione 11 febbraio 2015 23:45 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Il commissario e il sub commissario avevano garantito la riapertura della strada in 48 ore. Da allora sono passati otto giorni, ma nulla e cambiato. - FOTO -
MARIGLIANO - Marigliano, oramai, è al collasso. Trent’anni e più di politica, che non conosce il significato del termine “bene comune”, che cura, invece, solo gli interessi personali e quelli delle proprie imprese, ha portato la città di Marigliano a uno sfascio senza precedenti.
Al Comune, che dovrebbe essere la casa dei cittadini, hanno dato l’autorizzazione a fare lavori per milioni di euro, senza le necessarie autorizzazioni, che producono sconci come quelli della fogna di Miuli. Si rompono strade, si scavano fossi. Si chiudono interi tratti di strada senza pensare minimamente ai danni che ciò comporta per i cittadini e soprattutto per i commerciati.
Adesso i lavori sono stati sospesi per mancanza del parere della Soprintendenza, a cui non è arrivato nessun progetto della fogna, che interessa i Regi Lagni, sotto tutela paesaggistica. La Soprintendenza, in una comunicazione protocollata il 30 gennaio scorso, ha intimato l’immediata sospensione dei lavori al Comune di Marigliano, nella persona del RUP dell’intervento, Andrea Ciccarelli , in assenza di autorizzazione paesaggistica.
La strada rimane, così, dopo settimane, ancora chiusa e i commerciati residenti, già attanagliati da una immensa crisi economica, stanno avendo il colpo di grazia finale.
Il titolare di Blue Electronics di Marigliano , in Via Somma 70, non ci sta e denuncia con fermezza lo scempio, che è stato compiuto sul tratto stradale nel quale è collocata la sua attività
“Penso di interpretare il disappunto di tutti i commercianti della zona, - dichiara il titolare - in quanto gravemente penalizzati dalla chiusura di questa strada. Il percorso alternativo, per altro incapace a sostenere il traffico veicolare, che prima riguardava via Somma, bypassa completamente le nostre attività commerciali. In un periodo già difficile a causa della crisi economica la chiusura di questa strada rischia veramente di metterci in ginocchio.
Dal vostro giornale – continua il titolare Mario Cerciello - ho appreso il blocco dei lavori da parte della Sopraintendenza e in virtù di questo mi sono recato, con una delegazione di commercianti e di cittadini del posto, presso il Comune di Marigliano, dove abbiamo ottenuto un colloquio con il commissario e il sub commissario, i quali ci hanno garantito la riapertura della strada nel giro di 48 ore. Da allora sono passati 8 giorni e nulla e cambiato, anzi la situazione è peggiorata perché il vento dei giorni scorsi ha spostato le approssimative coperture che erano state collocate sulle profonde buche lasciate nel cantiere rimasto aperto pericolosamente fino a data da destinarsi”.
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