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Cronaca Redazione 20 ottobre 2015 00:55 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Tre malviventi armati hanno terrorizzato moglie e figli dell'ex senatore
MARIGLIANO - Rapinatori seminano il terrore nella villa dell'ex senatore, Tommaso Barbato, in carcere da luglio nell'ambito dell'inchiesta Medea relativa ad appalti truccati. La gang armata ha fatto irruzione nell'abitazione di Miuli dell'uomo politico attualmente in carcere a Secondigliano e ha minacciato la moglie Anna e i suoi due figli Carmine, ex consigliere provinciale e Francesco, tra i papabili qualche mese fa alla carica di vicesindaco di Marigliano, per impossessarsi degli oggetti di valore e dei soldi.
Erano all'incirca le 19:30 di domenica quando i tre malviventi sono entrati in azione, scavalcando il mura di cinta posteriore al giardino dell'abitazione confinante con le campagne. Sono poi saltati sul terrazzino facendo dei rumori infernali che hanno spinto Francesco ad andare all'esterno per verificare cosa stesse accadendo. Qui il giovane si è trovato faccia a faccia con i malviventi, due avevano le pistole in pugno con le mani ricoperte da guanti e un altro una grossa mazza da baseball. Lo hanno spinto violentemente a terra e Francesco è svenuto. Intanto sono entrati rapidamente in cucina. Hanno puntato la pistola alla tempia del fratello Carmine e hanno chiesto alla madre Anna. "Dov'è la cassaforte, dov'è la cassaforte?", urlando in uno stentato italiano.
I due si sono impossessati , quindi, di tre orologi preziosi che appartenevano proprio all'ex senatore Barbato e di qualche gioiello d'oro e poi hanno portavo via anche i 400 euro che il figlio Carmine teneva in tasca, dileguandosi.Nel frattempo Francesco è stato condotto in ospedale dove gli sono state riscontrate una lussazione a una spalla ed ecchimosi, per fortuna nulla di grave, solo tanta paura e poco dopo e stato dimesso. "E' stato allucinante -dice Francesco- proprio allucinante". Poi Francesco invoca controlli sul territorio. "Soltanto un mese fa hanno rubato in una villa vicina. Qui si rischia grosso se non si corre ai ripari. Ci sentiamo soli e abbandonati".
Intanto i carabinieri di Marigliano, al comando del maresciallo Raffaele Di Donato, sono al lavoro per risalire ai tre malviventi autori della rapina, senza tralasciare nessuna pista, e comunicano che saranno raddoppiati i servizi di controllo nella vasta zona delle periferie, che sono le zone più esposte, per evitare che si ripetano casi del genere. Invitano, poi, i cittadini a collaborare di più e a rivolgersi alle forze dell'ordine per denunciare episodi anche solo sospetti e fornire indizi atti ad agevolare le indagini.
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