Cronaca
Redazione
15 luglio 2016 17:11
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Torre del Greco, ucciso per errore di persona: due arresti
TORRE DEL GRECO - Un’operazione congiunta tra i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e gli Agenti del Commissariato P.S. Torre del Greco, ha portato all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda, nei confronti di Sebastiano Tutti e Antonio Scognamiglio.
I due, entrambi di Torre del Greco e affiliati al clan Falanga, sono ritenuti responsabili in concorso in omicidio premeditato, porto e detenzione illegale d’armi, ricettazione, il tutto con l’aggravante delle finalità mafiose.
Le indagini hanno permesso di rilevare i predetti in qualità di ideatore ed esecutore dell’omicidio di Vincenzo Cardone, assassinato il 26 settembre 1998 a Torre del Greco per un fatale errore di persona. La vittima infatti, estranea a logiche criminali, perdeva la vita perché erroneamente scambiata per un pregiudicato del posto, ritenuto responsabile di aver fornito appoggio logistico e favorito la fuga degli assassini in occasione dell’omicidio di Santo Tutti, fratello di Sebastiano, ammazzato una settimana prima da un commando di quattro uomini mentre pranzava in un ristorante a Torre del Greco.
Le caratteristiche fisiche simili tra vittima e bersaglio dell’agguato, il fatto che Cardone, fino a pochi minuti prima dell’omicidio, avesse prestato il ciclomotore al vero obiettivo dell’azione di sangue, nonché la presenza della vittima all’esterno di una nota caffetteria abitualmente frequentata dal soggetto da assassinare, hanno indotto i sicari all’azione.
Vincenzo Cardone fu raggiunto da tre colpi di pistola che ne cagionarono la morte. Nonostante l’evento avvenne sotto agli occhi dei numerosi avventori di una nota caffetteria del posto, la dinamica è stata ricostruita in totale assenza di testimoni, facendo luce su una vicenda insoluta per 18 anni.
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