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Cronaca Antonio Franzese 14 marzo 2017 10:05 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
VESUVIANO - I Carabinieri di Castello di Cisterna, hanno arrestato otto persone, per estorsioni a imprenditori e spaccio droga, il tutto aggravato dal metodo mafioso e dalla volontà di agevolare sodalizi camorristici.
Dopo diverse indagini, i militari dell’Arma, hanno accertato che i soggetti operavano nelle cittadine di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia. Tra gli indagati, PELLEGRINO Francesco, di Sant'Anastasia, responsabile di esplosioni di arma da fuoco nei confronti di D'ATRI Eugenio. Quest'ultimo, già imputato del duplice omicidio TAFURO-LIGUORI, avvenuto a Saviano, nel febbraio del 2016 ed attualmente detenuto.
Fra gli arresti, vi è anche GIORDANO Domenico, raggiunto da gravi indizi in ordine ad una estorsione commessa ai danni del titolare di una ditta edile in Sant'Anastasia e già sottoposto a misura cautelare nell'ambito del procedimento Blu Sky, per altra estorsione commessa in concorso con appartenenti del locale clan Anastasio. Altresì soggetti destinatari della custodia cautelare in carcere: SOMMA Giovanni, IOSSA Francesco, COLURCIELLO Giuseppe. Destinatari del provvedimento di arresti domiciliari: PANICO Raffaele, NOVELLETTI Giacomo.
I malavitosi appartenevano a clan locali, che negli ultimi anni - anche in contrapposizione armata - come dimostrato da “stese” reciproche a colpi d’arma da fuoco - avevano assunto il controllo degli affari illeciti sul territorio.
Alcuni dei soggetti indagati, mettono a portata di mano un fucile a canne mozze. Nelle intercettazioni, lo chiamano “il coniglio”, sempre pronto e a portata di mano per intimidazioni o per rispondere ad agguati degli avversari.
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