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Cronaca Redazione 04 aprile 2017 15:08 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
GIUGLIANO IN CAMPANIA - Sequestrata un’ azienda di 300 capi di bufale e bovini dai Carabinieri della Stazione di Varcaturo e dal N.O.E. di Napoli, che hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di un’azienda zootecnica a Giugliano emesso dal G.I.P. di Napoli Nord.
Nell’ azienda erano smaltite illecitamente 3 tettoie in eternit , senza approvazione da parte dell’A.S.L. e senza lasciare tracce documentali; i recinti di animali erano realizzati con rifiuti in cemento armato; si verificava furto di elettricità e i rifiuti organici avevano creato una vera e propria maleodorante palude.
Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura di Napoli Nord sulla scorta degli accertamenti effettuati dai militari a partire dal Novembre 2015.
Dalle verifiche , che hanno coinvolto 3 soggetti tra titolari dell’impresa e proprietari dei capi di bestiame, è emerso anche che i recinti degli animali erano realizzati presumibilmente con traversine ferroviarie in cemento armato, considerate rifiuti non tracciati, contaminate da creosoto: un derivato di catrami naturali o del legname.
L’azienda era anche priva dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, necessaria per allevamenti con più di 200 capi come in questo caso.
È stato dimostrato inoltre che gli effluenti prodotti dalle 300 bufale e bovini, anziché essere raccolti e inviati ad aziende autorizzate allo spandimento su terreni o ad impianti di smaltimento, venivano sversati illecitamente in un’area circostante vasta più di 2.000 mq; si erano formati così veri e propri ruscelli affluenti in un bacino di rifiuti organici.
Documentato dai Carabinieri pure il furto di energia elettrica perpetrato nell’azienda: un allaccio abusivo alla cassetta di sezionamento bypassava il contatore, permettendo di attingere alla corrente elettrica necessaria ad alimentare le attrezzature e gli impianti di illuminazione.
Il G.I.P. di Napoli Nord ha nominato un amministratore giudiziario che si occuperà della direzione dell’azienda, anche per evitare un ulteriore peggioramento delle condizioni ambientali - igienico-sanitarie anche dei terreni circostanti.
Nei prossimi giorni, sotto la direzione dell’A.G., verranno svolti esami tecnici per valutare l’effettivo stato di inquinamento dell’area e contestare, eventualmente, l’ipotesi delittuosa di inquinamento ambientale.
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