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Cronaca Antonio Franzese 03 maggio 2017 15:47 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Ancora disagi ai trasporti per i nolani. Raggiungere il campus universitario è un'odissea
SALERNO - Spintoni, liti tra passeggeri e corse per accaparrarsi l’ultimo posto a sedere: è quanto accade ogni giorno sotto gli occhi dei conducenti dei mezzi di trasporto della “Buonotourist”, al terminal dell’Università. Raggiungere il campus per gli studenti universitari del nolano è davvero un’impresa.
L’azienda, l’unica compagnia che collega il territorio nolano con il campus, sembra nel corso degli anni, non si sia adeguata al crescente numero di utenti. La società di trasporti “Buonotourist” detiene ormai il monopolio delle corse per l’università dall’agro nolano e, facendo leva sulla mancanza di un’alternativa, ignora spesso le critiche e le proposte dei propri utenti.
I continui disagi provocati dalla perenne bancarotta della Circumvesuviana, hanno spinto sempre più studenti nel corso degli anni, a scegliere l’Università degli Studi di Salerno come meta per i propri studi. Il successo, figlio della qualità prodotta dall’Università, ha portato ad un aumento degli iscritti e, di conseguenza, dei viaggiatori-studenti che si recano a Fisciano.
«La situazione sta diventando insostenibile, ormai a qualsiasi orario è difficile riuscire a salire sui bus per raggiungere l’ateneo. Se non si è fortunati a salire bisogna attendere l’autobus successivo, un’ora o un’ora e mezza dopo, magari il successivo ancora», affermano gli studenti pieni di rabbia. In realtà, le tratte coprono troppi comuni e già da metà percorso i mezzi risultano essere sovraffollati.
Gli utenti della citata azienda, sono costretti a subire disservizi continui da parte di una società di trasporti, che, malgrado le tante segnalazioni fatte agli organi competenti, e alla stessa Università, gestisce il servizio in emergenza.
Intanto sui volti degli autisti si legge la tensione evidente, con i ragazzi che spingono sulle porte. «È una situazione drammatica. È rischioso per i ragazzi, ma anche per noi che corriamo il rischio di revoca della patente», affermano i conducenti.
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