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Cronaca Sanità Maria Capasso 18 maggio 2017 23:18 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Dal “bonus mamma domani” ai voucher per baby-sitter, tanti i sussidi previsti dalla Legge di Bilancio del 2017, vediamo insieme i requisiti e come fare domanda. 1.Bonus “mamma domani” Si tratta sicuramente della novità più attesa e discussa del 2017, infatti, tale bonus pari ad € 800,00 viene erogato, una tantum, alle donne che partoriranno o adotteranno un bambino nel corso del 2017. Il bonus viene riconosciuto al compimento del settimo mese di gravidanza, al fine di permettere alle neo-mamme di sostenere le ingenti spese che accompagnano gli ultimi mesi di gravidanza. La novità più interessante è che tale sussidio è completamente svincolato da qualsiasi vincolo reddituale, infatti, l’incentivo è riconosciuto a tutte le donne indipendentemente dal valore dell’isee.
Il bonus va inviato con modalità telematiche tramite pin dispositivo INPS oppure facendosi assistere da un ente di Patronato. Chi avesse già partorito non deve temere, in quanto il bonus è in vigore dal 1 gennaio, ragion per cui è dovuto anche alle donne che abbiano già dato alla luce un bambino nel corso del 2017. 2. Bonus Bebè Confermato per tutto il 2017, si tratta di un sussidio che viene riconosciuto per i primi tre anni dalla nascita del bambino, o dall’ingesso in famiglia di un bambino minore.
La domanda va trasmessa all’INPS, sempre in modalità telematica, entro 90 giorni dalla nascita. Per poter accedere a tale beneficio è, tuttavia, necessario munirsi di un ISEE, il sussidio è, infatti riconosciuto ai nuclei familiari che non superano i 25.000 € di ISEE , i nuclei familiari con isee pari o inferiore ad € 7.500 percepiscono un assegno pari ad € 160,00 mensili, mentre per le famiglie con ISEE compreso tra € 7.500 ed € 25.000 l’importo è di 80,00 mensili. 3. Voucher baby sitting o asilo nido La legge di Bilancio ha prorogato per il biennio 2017/2018 la possibilità di accedere al voucher baby sitting o asilo nido. In sostanza, si tratta di una possibilità riconosciuta alle madri lavoratrici di richiedere, in alternativa al congedo parentale (quindi rinunziando a quest’ultimo), voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting oppure un contributo per sostenere gli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infazia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi.
Tale beneficio è previsto sia per le lavoratrici dipendenti che per quelle iscritte alla gestione separata dell’INPS, nonché per le lavoratrici autonome. L’importo del contributo è di massimo 600 € mensili. Il contributo per l’asilo nido viene erogato con pagamento diretto alla struttura scolastica, mentre quello concesso per i servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro, corrisposti esclusivamente in modalità telematica. La domanda può essere presentata negli undici mesi successivi alla conclusione del periodo di maternità obbligatoria. La domanda va presentata all’INPS in modalità telematica (tramite codice dispositivo ovvero attraverso gli Enti di Patronato).
La madre che intende accedere a tale sussidio dovrà indicare di quale dei due benefici intende usufruire, nonché il periodo di fruizione in mesi ed il numero di mesi di congedo parentale a cui rinuncia. La madre che intende far richiesta per il voucher baby sitting o asilo nido è tenuta a presentare la dichiarazione ISEE per l’anno richiesto. Oltre ai bonus suindicati vi sono altri sussidi riconosciuti alle neo-mamme, connessi al possesso di alcuni requisiti reddituali. In particolare, meritano una breve menzione l’assegno comunale di maternità e la social card (carta acquisti).
Il primo viene erogato alla genitrice che abbia un ISEE inferiore ad € 16.954,95, il secondo consiste, invece, in 160 € bimestrali e viene concesso alle famiglie con figli minori dei tre anni che abbiano un ISEE inferiore ad € 6.788,61. Che dire …se avete voglia di metter su famiglia vi conviene approfittare del 2017. Approfondimento a cura del dott. Mario Monda, dell’avv. p. Annunziata Granato e dell’avv. p. Teresa Festa
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