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Cronaca Nicola Riccio 23 maggio 2017 00:43 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
SAN VITALIANO - Un segnale forte e chiaro ai titolari. Questo è quanto promesso dai lavoratori del Salumificio Spiezia che , senza stipendio da quattro mesi , sono sul piede di guerra per salvare il salvabile.
Dopo il presidio di ieri mattina dei dipendenti , cui si sono aggiunti alcuni esponenti del collettivo 48ohm e diversi operai Fca di Pomigliano d'Arco , stamattina a partire dalle ore 10 partirà dai cancelli del Salumificio un corteo di protesta : " Gli operai hanno fatto la fabbrica e gli operai la manterranno aperta, difenderanno il loro posto di lavoro, il loro salario, la loro dignità, la loro vita".
Fumata nera, quindi, per le trattative portate avanti da sindacati (CGIL, CISL, UIL) e dai titolari dell'azienda che nella giornata di ieri hanno portato i libri in tribunale per aprire la procedura di fallimento.
" Servono 5 milioni per salvare questa azienda e il lavoro di 90 operai, una priorità assoluta in un territorio già martoriato dalla disoccupazione e dalla precarietà. Governo, regione e città metropolitana sono invece completamente assenti - afferma il collettivo 48ohm di Pomigliano che continua - Agli operai non è stata detta la verità sul futuro della loro azienda. Il ruolo dei sindacati complici è stato determinante. In questi mesi burocrati e funzionari sono intervenuti a rassicurare e calmierare la rabbia, tenendo sotto controllo la situazione, facendo in modo che gli operai restassero in attesa delle loro decisioni. Finché gli stessi operai si sono trovati di fronte a un piano che era già scritto: la chiusura dello stabilimento e la perdita del posto di lavoro"
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