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Cronaca Antonio Franzese 30 giugno 2017 14:25 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Pagamenti per servizi per i quali non era previsto alcun diritto al rimborso. Controlli della Guardia di Finanza in Campania
NAPOLI – Controlli da parte della Guardia di Finanza nei confronti di diversi centri medici convenzionati con il sistema sanitario regionale, destinatari di rimborsi per prestazioni di riabilitazione.
Già nel corso del 2016, erano stati svolti accertamenti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, su delega della Regionale Corte dei Conti. Era infatti stata svelata l’esistenza di diffuse distorsioni occorse nella gestione amministrativa e finanziaria del rapporto tra aziende sanitarie del napoletano ed alcuni centri privati, operanti in regime di convenzione, in assenza delle prescrizioni normative e regolamentari.
Dalle ultime indagini effettuate è stato infatti accertato che i citati enti pubblici per diversi anni, non sono stati in grado di dotarsi di uno strumento organizzativo che consentisse in maniera efficace di controllare se le richieste di rimborso presentate dai centri convenzionati per i servizi resi, fossero effettivamente supportate da un correlato credito. Se le fatture emesse dai centri fossero relative a prestazioni regolarmente rese, se la cifra richiesta a rimorso fosse inoltre quella effettivamente dovuta.
I centri in questione, hanno addirittura beneficiato di pagamenti per servizi per i quali non era previsto alcun diritto al rimborso.
L’esperienza operativa maturata dal nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, ha già consentito di porre sotto sequestro nello scorso mese di Settembre beni per oltre 2,7 milioni di euro, a fronte di un danno erariale segnalato complessivamente pari a circa 11 milioni.
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