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Cronaca Antonio Franzese 23 settembre 2017 13:09 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Sono finiti nel mirino del personale NAS di Napoli. Nei guai gli amministratori di alcune strutture in Campania
NAPOLETANO – Erano destinate a strutture terapeutiche in centri specializzati in Campania. Oltre 600.000 euro liquidati dall’ASL ad alcune società dal 2014 al 2016, a fronte di numerose prestazioni specialistiche.
Somme di denaro mai state prestate però per l’accertata assenza negli organici delle strutture, di personale qualificato in possesso di idoneo e specifico titolo professionale abilitante.
I provvedimenti discendono da complesse verifiche disposte dalla Procura e tesi a verificare la corretta applicazione e gestione dei capitolati da parte di terzi di gare d’appalto indette dall’ASL NA 2 di Pozzuoli.
Nei giorni scorsi, il NAS di Napoli, su disposizione della Procura di Napoli Nord e col coordinamento del Procuratore Capo Francesco Greco e del Sostituto Procuratore Giovanni Corona, hanno sottoposto a sequestro delle somme di denaro superiori ai 300.000 euro a carico di ciascuno degli amministratori unici delle seguenti strutture riabilitative e terapeutiche. Ecco chi sono finiti nei guai:
L. L. 33enne, amministratore della società “Centro di fisioKinesiterapia Serapide ”, con sede legale a Pozzuoli II traversa Campi Flegrei n. 3, gerente la struttura ricettiva psichiatrica/centro diurno denominata “s.i.r. Osiride” sita in Casoria, nonché la struttura denominata “s.i.r. Gruppo Appartamento” con sede in Pozzuoli (Na);
F. N. 57enne amministratore del consorzio “Alfa onlus” con sede legale in Avellino gerente le strutture ricettive psichiatriche/centri diurni sanitarie denominate “s.i.r. il Gladiatore” e “s.i.r. Spartaco” entrambe site in Sant’Antimo nonché quella denominata “s.i.r. Pulcinella” sita in Acerra.
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