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Cronaca Redazione 26 ottobre 2017 10:55 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Latitante, sfuggiva a 10 anni di reclusione. Si nascondeva in una villa
Brillante operazione dei Carabinieri del nucleo Investigativo di Napoli, che questa notte hanno catturato un latitante a capo di uno dei clan della “Alleanza di Secondigliano".
Si tratta di Nicola Rullo, 47 anni, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto reggente dei "Contini", il clan camorristico che insieme ai Licciardi e ai Mallardo ha costituito “l’alleanza di Secondigliano” una delle federazioni criminali più pericolose a livello nazionale.
Rullo si era dato alla macchia nel settembre scorso, quando aveva capito che il suo ricorso in appello, contro una condanna in primo grado per estorsione aggravata da finalità mafiose, non sarebbe andato a buon fine.
Infatti di lì a poco la Corte di Appello di Napoli lo ha condannato a 10 anni di reclusione ed emesso l'ordine d'arresto.
I militari dell'Arma lo hanno individuato in una villa in collina di Itri in provincia di Latina, nella quale hanno fatto irruzione insieme ai "Cacciatori di Calabria", i Carabinieri specialisti delle ricerche in zone impervie.
Sorpresi nel sonno nelle stanze a piano terra, il ricercato e il suo uomo di fiducia Roberto Murano , si sono lasciati pacificamente ammanettare senza opporre resistenza.
Al piano superiore c'era invece il nipote di Rullo, Davide Geldi, che nelle stanze e nelle immediate vicinanze aveva 100 grammi di droga tra marijuana ed hashish.
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