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Cronaca Nicola Riccio 04 dicembre 2017 16:43 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
SAN VITALIANO – La lotta è finita. Elettrocardiogramma piatto. E' il dramma di una comunità. Fino alla fine i dipendenti , a mani giunte, hanno battuto sul petto di ciò che è stata una delle più grandi realtà italiane del food. Ogni sforzo per tentare di rianimare la società sanvitalianese è stato vano.
Tutti a casa. Dopo l’occupazione della fabbrica terminata il week end scorso ( ne abbiamo scritto qui) e con una lettera di licenziamento in mano, per gli ex dipendenti si sono aperte le porte dell’indennità di disoccupazione. Si affievoliscono, così, le speranze che il famoso imprenditore ( di cui tutti parlano ma che ad oggi non ha un nome ed un volto) possa realmente interessarsi al “ pacchetto Spiezia” .
“ Questa sarà l'ultima pagina del calendario del Salumificio Spiezia del 2017. Provo, tanta tristezza nell' osservarlo perché oltre ad essere l'ultima pagina sarà l'ultimo calendario. Dopo 110 anni, il calendario, dai numeri grandi, così come lo chiamava la mia maestra delle scuole elementari, resterà solo un bellissimo e preziosissimo ricordo lontano”.
Questo il doloroso commento di una cittadina sanvitalianese cresciuta con la sveglia della “ Tufa”. A perdere, non sono stati solo le famiglie dei dipendenti, non solo i titolari. Ma un’intera comunità che assiste , ogni giorno, inerme all’impoverimento del tessuto imprenditoriale della propria area. Ed intanto le realtà di Nusco e Reggio Emilia, aziende diverse ma figlie della “nostra”, navigano a vele spiegate…
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