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Cronaca Redazione 21 dicembre 2017 00:03 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Di Monica Cito
Brusciano - Guerra di camorra tra i diversi clan del territorio: si torna a sparare tra la folla, nel centro cittadino. Ferito gravemente dai proiettili dei killer, un anziano innocente. Il bersaglio dell'agguato, Vincenzo Turboli, braccio destro del boss Tommaso Rega alias 'O Chirichiello, reggente dell'omonimo clan, è stato invece raggiunto solo di striscio ad una gamba.
Sul posto per le indagini, i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna diretti dal capitano Tommaso Angelone, i quali dopo aver effettuato i rilievi del caso e visionato le immagini delle videocamere di sicurezza degli esercizi commerciali della zona, hanno dato seguito a controlli e perquisizioni a tappeto su tutto il territorio.
Intanto tra i residenti di Brusciano la paura cresce, si spera solo che adesso, dinanzi al sangue versato di un innocente che ha rischiato di essere ucciso dai camorristi e dalla loro guerra, insieme ad essa cresca anche la rabbia e l'indignazione e che i cittadini aprano gli occhi, alzino la testa e abbattano il muro di omertà che sta schiacciando il paese.
I FATTI
Erano all'incirca le 17:30. All'incrocio tra via Semmola, via Roma e via Padula, cuore vivo della piccola cittadina, dove da oltre un secolo, quasi come una sentinella, insiste un Sali e Tabacchi, per tutti in paese “ 'O putechino ”. Un piccolo negozietto poco più grande di tre metri quadri, ma carico di articoli di ogni genere, di storia e di storie, dove ogni giorno si incrociano centinaia di volti e di sguardi di gente di passaggio, di clienti in fila per gli acquisti o per tentare la fortuna al lotto.
A quell'incrocio, anche ieri sera vi era una folla di persone, alcuni in sosta fuori ai circoli e ai bar, altri intenti negli acquisti di Natale nei vari negozietti e un piccolo gruppo di bambini diretti alla recita di fine anno. Tra loro anche Vincenzo Turboli detto 'o sabbtell, 38enne, ritenuto dagli inquirenti il braccio destro del boss Tommaso Rega, che si trovava in compagnia di un altro uomo non meglio identificato, all'interno del tabacchi per acquistare le sigarette, quando è giunto il commando deciso a colpirlo.
I killer, almeno in 4, sono arrivati a bordo di due moto, hanno atteso che Turboli e il suo compare uscissero all'esterno e non appena il 38enne ha varcato la soglia, il commando ha fatto fuoco. Turboli è stato colpito di striscio alla gamba, l'amico è scappato nuovamente all'interno del tabacchi dove è stato inseguito dai proiettili esplosi dai killer, che però lo hanno mancato raggiungendo invece un anziano innocente che era entrato per tentare la fortuna al lotto.
Il signor Raffaele D'Amore, 83enne, conosciuto come zii Rafel 'o mericano, un uomo buono e perbene benvoluto da tutti e papà di un appuntato dei carabinieri in servizio a Castello di Cisterna, è stato colpito gravemente all'inguine e si è accasciato in una pozza di sangue, mentre il commando si dileguava facendo perdere le proprie tracce.
I SOCCORSI E LE INDAGINI
In pochi minuti è scattato il fuggi fuggi generale, i passanti impauriti si sono dileguati,i negozi hanno abbassato le saracinesche e la zona è diventata deserta. Sul posto sono giunti i carabinieri di Marigliano diretti dal comandante Raffaele Di Donato, insieme ai colleghi della stazione di Brusciano agli ordini del maresciallo Marco Di Palo e ai colleghi della sezione rilievi di Castello di Cisterna, tutti sotto la supervisione del capitano Tommaso Angelone, comandante compagnia.
I militari hanno allertato il 118 che giunto sul posto ha trasportato Turboli alla clinica Villa Betania di Volla, mentre il papà del carabiniere è stato portato presso l'ospedale Santa Maria Della Pietà di Nola, dove è stato sottoposto ad una delicata operazione all'inguine. Le sue condizioni sono gravi ma non versa in pericolo di vita.
I carabinieri intanto, dopo aver effettuato tutti i rilievi del caso, visionato le immagini delle telecamere della zona e ascoltato la testimonianza dei presenti, la cui collaborazione è stata come sempre scarsa, hanno avviato una serie di controlli e perquisizioni a tappeto su tutto il territorio, per tentare di raccogliere elementi utili all'identificazione del commando e mettere fine alla guerra di camorra che da oltre un anno sta seminando il terrore a Brusciano.
Monica Cito
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