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Cronaca Sanità Maria Capasso 17 marzo 2018 23:38 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Logora, sporca, ridotta a brandelli: è la bandiera dell’Italia che si abbraccia con quella dell’Europa altrettanto degradata e stinta. Ha ancora la forza di sventolare al vento onorando il rosso del sangue versato per la Nazione. Simbolo di una città che ha perso l’amor proprio e il senso di appartenenza.
E’ il tricolore che campeggia sul palazzo di città e che tanto sta facendo discutere i cittadini a cui non è sfuggito l’oltraggio che il tempo ha compiuto ai danni di questo grande valore simbolico. Si intrattengono sotto le "pipparelle", la guardano, mi chiamano e mi invitano a guardarla. “Dottoressa guardi, ma due bandiere quanto costano? Ma se le compriamo e le regaliamo noi, ma quanto costano? Più di dieci euro, non credo”.
Proviamo a fargli capire che devono essere comprate in apposite rivendite che le confezionano a mano con stoffe pregiate e che il tutto comporta un bel costo. Dagli antichi artigiani dei gonfaloni e degli stendardi il prezzo si aggira dai 25 euro fino a salire, 250 euro per i modelli più pregiati. Ma perché si rivolgono a me? Io cosa posso fare. Anche a me quel simbolo trascurato e maltrattato di una città che negli anni sta smarrendo il senso di appartenenza fa male al cuore.
Qualche ben pensante affermerà che è un dettaglio e ci riderà sopra, oppure, come nella maggior parte dei casi accade, si arrabbierà perché hai osato parlare nel silenzio dell’omertà. Ironia della sorte contemporaneamente nella chiesa della Collegiata è celebrato il tricolore con la festa della bandiera.
Canti patriottici, classici, operistici, napoletani con il maestro Paolo Acunzo, che dirige il coro polifonico, vanno in scena tra lo scoramento dei cittadini avviliti. A pochi passi il tricolore langue. Ma che ce ne frega della bandiera? Tanto tra poco entrerà la primavera in città.
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