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Cronaca Antonio Franzese 07 maggio 2018 18:06 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
I due prelevarono un loro connazionale lo scorso 5 ottobre, intavolando trattative con la moglie per farsi consegnare il denaro. La DDA di Napoli li ha riconosciuti colpevoli e fatti arrestare
NAPOLI - Lo scorso 5 ottobre è stato prelevato con la forza, presso la sua abitazione, mentre si trovava in compagnia della moglie e dei suoi figli di tenera età, un cittadino ghanese, B.M. Il sequestro è stato effettuato da parte di alcuni suoi connazionali che vantavano un credito, di scarsa entità, nei suoi confronti.
Nasceva da parte dei carcerieri una trattativa, condotta con la moglie del rapito, volta ad ottenere la consegna di una somma di denaro in cambio della restituzione del proprio congiunto minacciandola che, diversamente l’avrebbero ucciso.Il rapito, successivamente, è stato liberato nei pressi della propria abitazione.
Le indagini, dirette dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, a mezzo della Squadra Mobile di Napoli, hanno consentito di ritenere sussistenti gravi indizi di reato a carico di due cittadini ghanesi, componenti del gruppo che aveva posto in essere il rapimento a scopo estorsivo, identificati in M.E. e Y.J. A loro carico il GIP presso il Tribunale di Napoli ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Solo dopo una lunga attività volta al rintraccio degli indagati e ‘ stato tratto in arresto M.E. , presso il locale Ufficio Immigrazione mentre richiedeva il permesso di soggiorno, e Y.J. , ad opera degli Agenti della Squadra Mobile.
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