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Cronaca Nicola Riccio 11 maggio 2018 17:46 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Mena Iovine: “Non è pensabile che interventi in zone come via San Francesco o Corso Umberto o Via Nicotera, che hanno già urbanizzazioni insufficienti vengano portate al collasso”
MARIGLIANO – Un Consiglio comunale abbastanza agitato quello dell'altro giorno. Durante il punto che riguardava il piano casa per gli immobili storici la discussione si è accesa tanto che il sindaco Antonio Carpino ha deciso di abbandonare l'aula, lasciando la sua maggioranza libera di scegliere se restare e cosa votare. Lo dichiara il consigliere comunale Mena Iovine .
“Si e' deliberato comunque che per ogni immobile che ha piu' di 70 anni e che non ha avuto ristrutturazioni pesanti , prima di applicare il piano casa va fatta una istruttoria apposita dalla commissione del paesaggio al fine di decidere se l'intervento edilizio va sottoposto al preventivo vaglio della Sovrintendenza. Un primo passo per evitare danni irreparabili al nostro patrimonio”.
Queste le parole di Mena Iovine a commento della discussione successiva alla sua interrogazione sull'uso smodato del piano casa su immobili antichi in occasione del Consiglio Comunale del giorno 8 maggio.
“ Al di la' di disappunti, paroloni e assenze , - continua la leader del centrodestra - cio' che importa e' che il consiglio comunale ha tentato fino alla fine di trovare una convergenza su un tema cosi' importante. In aiuto la Sovrintendenza che ha protocollato un nuovo elenco di immobili da sottoporre ad accertamenti per l'apposizione del vincolo. Un vivo ringraziamento a tutti i consiglieri che hanno votato la mozione. Intanto e' necessario monitorare il rispetto del deliberato e il lavoro della commissione."
“ Durante i lavori – chiude - ho fatto presente che l'ufficio preposto deve attenzionare anche il piano casa ad intervento diretto nelle zone densamente urbanizzate quando si tratta di ampliamenti di considerevole peso urbanistico. Per legge il Comune deve valutare l'impatto che il nuovo insediamento ha sulle infrastrutture esistenti imponendo ai costruttori di adeguare a proprie spese anche le infrastrutture esistenti laddove risultassero insufficienti. Il Dpr 380/01 all'art. 12 subordina il rilascio del Permesso di costruire alla esistenza delle opere di urbanizzazione (fogne, acqua, enel, posti auto, telefonia ..) e lo stesso Piano Casa al comma 4 art. 9 recita:
" Gli interventi di cui agli art. 2-3-4- sono subordinati all'esistenza delle opere di urbanizzazione primarie, ovvero al loro adeguamento in ragione del maggiore carico urbanistico connesso al previsto aumento di volume o di superficie degli edifici esistenti, ad esclusione degli interventi realizzati sulla prima casa di abitazione".
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