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Cronaca Sanità Maria Capasso 29 giugno 2018 21:13 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il Ministro Bonafede invita a Roma don Salvatore Purcaro per parlare dei problemi di camorra del suo territorio.
BRUSCIANO. Solidarieta del Ministro di Grazia e Giustizia ALFONSO BONAFEDE al prete anticamorra don Salvatore Purcaro, finito nel mirino dei familiari del clan Rega. "Pronto, chi e?'" . " Sono il ministro Bonafede: don Salvatore non e' solo. Voglio incontrarla".
Dopo i 6 arresti che hanno decapitato il gruppo camorristico assicurando alla giustizia anche il capoclan, Tommaso Rega, don Salvatore aveva invitato i camorristi locali a pentirsi sulla sua pagina Facebook plaudendo all'operazione dei carabinieri. L' appello pero' non e' piaciuto ai familiari che lo hanno minacciato e ingiurato .
"Quando stavano fuori avevate paura, ora tutti a parlare": ha scritto una donna legata al clan. Don Salvatore sul suo profilo Facebook che utilizza anche per diffondere la parola del vangelo dice l: "Il colloquio telefonico con il Ministro mi ha fatto sentire la vicinanza delle istituzioni alla vita reale del Paese, sopratutto perche" riconosce il prezioso compito di ogni Parroco e delle Parrocchie a servizio dei nostri territori" .
Le parole del Ministro sono state percepite dal sacerdote Purcaro come molto sentite e di vicinanza non solo personale ma all' intera comunità cristiana che lavora a servizio del bene comune in questi territori difficili.
La ricetta per isolare la camorra locale? E' la sinergia tra le istituzioni che fa quadrato intorno alla malavita e genera percorsi di riscatto.
Don Salvatore ha sottolineato nel colloquio la bellezza di Brusciano che può contare i malviventi mentre le persone perbene sono innumerevoli. "I diritti se non passano per la giustizia - ha convenuto il Ministro con don Salvatore - diventano concessioni mafiose".
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