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Cronaca Redazione 12 luglio 2018 12:01 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NAPOLI - POSILLIPO - Poste agli arresti domiciliari un’ex assistente di un medico di base ed un’amministratrice di un centro diagnostico, ritenute responsabili di truffa ai danni di ente pubblico, appropriazione indebita e falso.
L’indagine, condotta dalla Stazione Napoli-Posillipo sin dal 2015, ha consentito di documentare nell’anno 2016 le condotte poste in essere dalle due indagate, finalizzate ad ottenere dal Servizio Sanitario Nazionale indebiti rimborsi di prestazioni sanitarie falsificate ovvero inesistenti;
Le ricette “in bianco” erano sottratte dalla sua assistente dallo studio di un medico di base di Napoli.
Erano, poi, utilizzate da un centro diagnostico di Napoli, che dopo averle compilate e sottoscritte, oltre a corredarle anche di pareri di medici specialistici, chiaramente tutto falso ed ai danni di ignari pazienti e medici, e inviate all’ASL di Napoli per ottenere il rimborso della relativa prestazione, in verità mai eseguita.
Gli esami “mai effettuati” erano selezionati tra quelli più costosi, per ottenere rimborsi per un danno all’Erario calcolato in circa 80.000 euro (per la parte documentale accertata).
Contestualmente alla misura cautelare personale sono stati posti sotto sequestro beni per equivalente nei confronti dell’indagata, che riveste la figura di amministratrice e legale rappresentante del centro diagnostico in argomento che, allo stesso tempo è stata avviata la procedura per la sospensione della convenzione in atto con il S.S.N.
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