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Cronaca Antonio Franzese 04 settembre 2018 15:58 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Data unica per tutte le regioni: a presentarsi ai test anche un settantenne
NAPOLI - A vederli in fila per entrare nel Palapartenope sembrano quasi i fan di una qualche rockstar. Ad avvicinarsi, però, ci si accorge che i volti non sono proprio quelli rilassati di chi sta per assistere a un concerto, bensì sono tesi e nervosi, come quelli di chi si sta giocando un'occasione per la vita.
Sono gli aspiranti dottori di domani, che oggi, a Napoli come in tutta Italia, hanno sostenuto questa mattina i test di ammissione alle facoltà universitarie.
Torna puntuale ogni anno l’appuntamento per tantissimi studenti, neo diplomati e non, del test d’ingresso alla facoltà di medicina.
Quest’anno ad affollare gli atenei italiani per la prima prova oltre 67mila studenti. A Napoli il numero di partecipanti è stato di circa 6000 che hanno affollato il quartiere di Fuorigrotta come sempre scenario del test nelle sedi di Monte Sant’Angelo per gli iscritto alla Federico II e del Palapartenope per gli iscritti all’ Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Un appuntamento sentito forse ancor di più dei genitori. Tantissimi armati di pazienza e giornale hanno accompagnato i loro figli in attesa di scorgere dal loro volto all’uscita la riuscita di un test che per molti vuol dire cambiare la propria vita professionale e futura.
Secondo il portale Skuola. net il percorso di avvicinamento ai test d’ingresso a Medicina, anche per l’anno accademico 2018/2019, si è tradotto in una sorta di asta tra facoltà. Perché la data è unica (4 settembre), i questionari sono gli stessi in tutta Italia, le regole sono uguali per tutti i 67mila candidati.
Eppure c’è una cosa che continua a variare, anche di parecchio, a seconda dell’università in cui si decide di sostenere la prova: il costo dei test. Ogni ateneo, infatti, è libero di stabilire il ‘prezzo’.
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