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Cronaca Viviana Papilio 12 settembre 2018 21:52 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
Sapete dove cade l'ago della bilancia? Ecco cosa pensano i commercianti intervistati dei primi due mesi di sosta a pagamento. --- FOTO ----
MARIGLIANO - “Ci sono professionisti, non residenti a Marigliano, ma che hanno studi (medici ad esempio) qui, che non hanno accesso alla possibilità dell’abbonamento, cosa fa il Comune per queste persone oltre a spillare soldi di parcheggio e multe (a loro e ai loro clienti)?”
Quello che avete appena letto è uno dei vari messaggi di protesta giunti in redazione a seguito dell’introduzione del servizio di parcheggio a pagamento in alcune aree del suolo comunale mariglianese.
“Ho ricevuto una multa da una ausiliare del traffico mentre facevo il grattino, nonostante l'abbia chiamata da lontano, ha incollato la multa (28euro) ed è scappata!”, rincalza un altro lettore.
La sosta con ticket è stata introdotta il 23 luglio 2018 con le modalità reperibili a questo link ed era bastata la notizia della sua entrata in vigore a infiammare le polemiche in città. L’esordio, senza troppa immaginazione, si preparava ad essere tutto in salita.
Ma è andata veramente così? La diatriba sulle strisce blu su quale lato inclina la bilancia?
Per avere un quadro affidabile bisognava scendere in strada, domandare alle persone cosa hanno tratto da questi primi due mesi, e rendicontare al lettore quanto raccolto. Presto fatto.
Il campione preso in considerazione è quello dei commercianti. I titolari delle attività intervistati sono circa trenta e si trovano tutti nelle varie aree interessate dalla sosta a pagamento. Pertanto quanto viene riportato ha carattere generale e non va considerato come espressione particolare del singolo.
Inziamo:
Via San Francesco: ci troviamo nella ZONA B, la sosta costa 50 cent l’ora. Tutte le zone prevedono sosta minima a 0,20 cent.
Da qui il coro è unanime. Pare che il parcheggio a pagamento abbia liberato le strade da auto che sostavano tutto il giorno impedendo una sosta breve ai clienti dei negozi che, sfiduciati, al secondo tentativo dichiaravano resa, recandosi altrove. La titolare della Cartolibreria Papeterie sottolinea “il grande senso di civiltà” introdotto dal provvedimento, dalla poco distante Lavanderia, dal negozio di orto-frutta, dal Caffè-bar l’osservazione è la stessa: finalmente i clienti trovano parcheggio, consumano e vanno via consentendo ad altri di fare lo stesso.
Unica difficoltà è espressa da un giovane imprenditore il cui negozio si trova ad inizio strada, pochi metri dopo aver svoltato da C.so Umberto. La sua è una osservazione condivisa da molti altri, pur sottolineando i benefici per gli avventori, fa presente che non esiste un permesso particolare per il carico/scarico della merce, né una tariffa agevolata per chi lavora o gestisce le attività ed è tenuto a pagare la cifra piena anche per otto ore al giorno, inoltre –ci dice- non mancano le auto dei residenti di ZONA A che si recano a sostare in ZONA B, vanificando il tentativo di liberare le strade.
C.So Umberto: ZONA A (la sosta costa 1,00 euro l'ora) E ZONA B
Dimenticate l’armonia di cui sopra. Qui le impressioni sono dissonanti. Le attività che insistono sulla zona centrale sono tutte d’accordo nel dirsi soddisfatte, dal Mary Cafè si alza un perentorio “era ora”, dal marciapiede di fronte un commerciante chiede di riportare la seguente dichiarazione: “devono mettere a pagamento anche il parcheggio libero dietro la stazione, un euro tutto il giorno”. E un altro: “io non sono di Marigliano, da me si paga, qui dicono tutti –‘o paese è do’ paesano- e sono indignati con questa decisione dell’Amministrazione, ma adesso si trova posto”. E vuoi vedere che “il paese è del paesano” sia la chiave di volta per sciogliere il misunderstand? Parrebbe che il cittadino mariglianese più refrattario ad adeguarsi alla novità sia quello che ha confuso il suolo pubblico con una proprietà privata…
Allontanatici dal centro la musica cambia ed è la stessa ascoltata su via Isonzo dalla rotonda con c.so Umberto a quella con via Pontecitra. “Qui non abbiamo mai avuto problemi di parcheggio, posto ce ne è sempre stato, pertanto i clienti si rifiutano di pagare, sbraitano e spesso discutono con gli ausiliari, vanno via e a farne le spese siamo noi che perdiamo la clientela”.
Vale lo stesso per i professionisti che con i loro studi non beneficiano di alcuna formula speciale, per i dipendenti della Asl e degli Uffici o dei negozi. Un intero ramo tralasciato, ma per ore le loro auto nelle strisce blu vanno a pagare cifre che diventano insostenibili a fine mese.
Centro storico:
Qui le strisce blu sono state accolte positivamente. A destare preoccupazione è la situazione in cui versa tutto il centro: “Via Giannone e traverse? Siamo terra di nessuno”, dice il titolare del tabacchi/edicola. Così, mentre dalla propria pagina social qualcuno reclama una pedonalizzazione del centro, qualcun altro lamenta il parcheggio selvaggio che da sempre assilla le stradine e manifesta una certa confusione da parte della stessa Amministrazione, che non ha deciso in modo chiaro cosa farne della zona e con l’ulteriore preoccupazione di quello che sarà quando l’Ufficio del Giudice di Pace in piazza Municipio entrarà a pieno regime.
A ciò va aggiunta una chiarificazione. Ancora pochi cittadini sanno che le soste fuori le farmacie sono consentite a titolo gratuito per i primi 15 minuti da segnare con disco orario; il lato di via Isonzo che va in direzione via 11 Settembre si paga solo il lunedì, giorno del mercato settimanale.
Il breve viaggio nelle aree cittadine ha fatto emergere una sola certezza: nessuno è d’accordo con i numeri che segnano il posto auto. Consentire di usare il grattino fino a che scada il minutaggio pagato su tutto il suolo comunale è la sola richiesta che ha messo tutti d’accordo. Per il resto noi abbiamo riportato le voci della strada. Voi, cari lettori, vi siete fatti un'idea?
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