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Cronaca Redazione 07 novembre 2018 08:40 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Uno era incaricato di sversare in campagna i rifiuti pericolosi
CASANDRINO - Scovata dal nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Napoli una fabbrica di suole a Casandrino, nell’hinterland a nord di Napoli, che sebbene la società gestrice risultasse inattiva continuava la produzione in maniera “sommersa”.
Nell’azienda sono state trovate, infatti, al lavoro 11 persone la cui posizione lavorativa non trova riscontro per previdenza né per assistenza.
la gestione dei rifiuti speciali, inoltre, sia pericolosi che non, derivanti dal ciclo di lavorazione è risultata completamente illegale. Illegale è risultata anche l’emissione dei fumi in atmosfera ed era del tutto omessa la tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti.
Nei locali, di 510 metri quadrati, erano accatastati 54 sacchi di plastica contenenti i rifiuti speciali della lavorazione, parte dei quali erano stati sversati ai margini di una stradina di campagna a Casandrino da un addetto appositamente incaricato dell’abbandono dal titolare 38enne della ditta, che addirittura gli aveva dato la sua vettura per il trasporto.
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