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Cronaca Redazione 04 dicembre 2018 14:47 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
VESUVIANO - NAPOLETANO - Effettuati , la settimana scorsa, controlli dai reparti speciali dei carabinieri nelle zone tra Casandrino, Sant’Antimo, San Giuseppe Vesuviano, Palma Campania, Terzigno e Sant’Arpino, contro lo sfruttamento del lavoro e dell’abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi.
Sono state ispezionate 8 attività (laboratori di confezionamento di capi di abbigliamento, fabbrica di scarpe e autolavaggio) e riscontrate numerose violazioni penali ed amministrative: denunciati in stato di libertà 7 imprenditori di nazionalità italiana e bengalese.
I 7 imprenditori denunciati sono ritenuti responsabili di avere dato lavoro e sfruttato cittadini stranieri clandestini e di altre diverse violazioni, dalle norme sulla sicurezza all’igiene nei luoghi di lavoro.
Controllate 114 posizioni lavorative e accertati 22 lavoratori in nero, 2 dei quali cittadini extracomunitari, risultati clandestini sul territorio nazionale.
Adottati 4 provvedimenti di sospensione di attività imprenditoriale e contestate sanzioni amministrative per 63 mila euro, oltre ad ammende per violazioni alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per circa 300 mila euro.
Durante gli accertamenti all’interno di un opificio tessile sono stati trovati e sequestrati rifiuti provenienti dal ciclo di lavorazione. Sequestrato, inoltre, per gravi carenze di sicurezza, oltre che igienico-sanitarie, un opificio di circa 100 mq con relativi macchinari.
Nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dello sfruttamento di mano d’opera, invece, è stato denunciato un imprenditore italiano per sfruttamento di lavoratori perché, approfittando del loro stato di bisogno, li sottopagava costringendoli ad effettuare orari estenuanti per l’intera settimana lavorativa senza usufruire del riposo settimanale.
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