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Cronaca Redazione 05 dicembre 2018 09:28 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
POZZUOLI - Gareggia, in una folle corsa con la sua auto, con un coetaneo, provocando un incidente che è costato la vita a un operatore ecologico.
È successo a Pozzuoli , dove un 21enne, C. D., alla guida della 500 del nonno e con a bordo la sua ragazza, ha ingaggiato una gara automobilistica con altro giovane. Durante la corsa, protrattasi per il centro cittadino, ha finito per investire frontalmente, uccidendolo sul colpo, Alfonso Campochiaro, un operatore ecologico 62enne , che in motorino si stava recando al lavoro, come ogni notte, da Napoli a Procida passando per Pozzuoli.
Proseguendo le attività investigative è stato identificato e denunciato per omicidio stradale in concorso anche colui che stava gareggiando con C. D.
Si tratta di N. S., un incensurato 21enne di Quarto, che guidava la Fiesta della madre e che dopo l’incidente era tornato a vedere l’accaduto, ma non si era fatto avanti a spiegarne il perché.
L’investitore, invece, rimasto sul posto, si è avvicinato ai carabinieri, ma ha fornito una versione di comodo senza fare alcun cenno alla gara.
Analizzando i video presi dai sistemi di videosorveglianza cittadina, i carabinieri hanno ricostruito i minuti precedenti all’impatto. Si vedono la 500 e la Fiesta affiancarsi in una piazza e dare il via a una folle corsa notturna a tutto gas, svoltare ad alta velocità in stradine strette, inseguirsi cercando di superarsi sul lungomare cittadino, continuare su una salita al culmine della quale il conducente della Fiesta azzarda un sorpasso, rischiando di investire frontalmente una vettura che viene di fronte .
Qualche centinaio di metri più avanti, scampato il primo incidente, C. D. con la ragazza a bordo ha finito per investito frontalmente il 62enne a una velocità, che dai primi rilievi viene stimata intorno ai 100 kilometri orari: uno schianto che non ha dato scampo al 62enne.
I carabinieri di Pozzuoli lo hanno arrestato per omicidio stradale. Il GIP di Napoli ha convalidato l’arresto e disposto la sua custodia ai domiciliari, mentre l’altro 21enne è indagato in stato di libertà per lo stesso reato.
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