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Cronaca Sanità Maria Capasso 01 aprile 2019 23:18 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANELLA - Porta a Mariglianella la truffa dei Rolex. Agganciavano le vittime attraverso gli annunci pubblicitari on line. Il compratore? Era Antonio Apicella, un nome inventato e affibbiato a persone diverse di volta in volta nelle varie compravendite.
L'unica cosa in comune: le origini partenopee. I truffati sono persone di tutto il territorio nazionale, che hanno venduto i preziosi orologi , ricevendo in cambio assegni circolari clonati, che dovevano essere coperti, in pratica sicuri, e che invece erano falsi.
Una delle vittime però si è rivolta alle Iene per far venire fuori lo scandalo. Per agganciare la banda della truffa, è stato pubblicato un annuncio, mettendo in vendita un Rolex del valore di 19 mila euro. Il fantomatico Apicella ha subito risposto all' annuncio. E così il venditore con i giornalisti delle Iene al seguito , gli ha fissato appuntamento in una banca romana.
Prima è apparso un palo e poi è venuto fuori Antonio Apicella. Non era la stessa persona della precedente compravendita di Rolex, ma pur sempre un truffatore. Un uomo claudicante, sulla cinquantina che adesso dovrà chiarire la propria posizione. Come si è procurato il finto documento d’identità ? Chi c’è al vertice?
La gang aveva un aggancio all' interno della banca, un impiegato, che gli forniva i numeri degli assegni coperti. Tutto appariva perfetto e invece gli assegni venivano clonati. La gang avrebbe la sua base a Mariglianella.
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