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Cronaca Sanità Maria Capasso 09 maggio 2019 00:12 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - LAUSDOMINI - Sette anni di inammissibili ritardi nella messa in sicurezza del territorio mariglianese. La Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca ha a disposizione 300 mila euro per il canale San Vito, ma finora non li ha impiegati. Il Governo Conte richiama le istituzioni locali sugli interventi di mitigazione dal rischio idrogeologico, soprattutto inondazioni e alluvioni.
“I fondi sono certi e concretamente stanziati” fanno sapere dal ministero dell’Ambiente, guidato da Sergio Costa (M5S), “sono da anni nella disponibilità della Regione Campania che, però, non avvia i cantieri”. Dal 2011, infatti, sono stati messi in programmazione i lavori di ripristino della funzionalità idraulica mediante pulizia e riprofilatura della sezione di deflusso dell’alveo San Vito a Marigliano.
Ma solo adesso si scopre che gli interventi, in pianificazione da sette anni, sono ancora in fase di progettazione. In altre parole stiamo ancora a zero. I rischi che i mariglianesi corrono costantemente sono elevati. Già a Faibano, in una delle ultime esondazioni, è venuta fuori la precarietà del territorio sul piano idrogeologico. L’alveo San Vito rappresenta una vera e propria bomba per i livelli di ostruzione e le esondazioni, in caso di piena, potrebbero coinvolgere la frazione di Lausdomini.
Il torrente San Vito scorre, infatti, da Vasca San Sossio in una sezione tombata al di sotto di via Pontecitra e via Isonzo, per riuscire poi all’aria aperta a Lausdomini in località “Masseria Signora”, dopo aver accolto al “Ponte della catena” l’affluente Casaferro che scorre anch’esso tombato sotto i palazzi e le lussuose ville di via Sant’Elisabetta d’Ungheria-via San Francesco- via XI Settembre.
E proprio a Lausdomini in via Ponte dei Cani è possibile osservare tutto il pericolosissimo materiale che l’acqua ha trascinato a valle con la sua forza. Alla prima pioggia più consistente, l’acqua che giunge nella strettoia del torrente irresponsabilmente tombato negli anni Ottanta, secondo gli esperti, potrebbe esplodere. Senza fare allarmismi, la situazione va monitorata.
L'allagamento che lo scorso marzo travolse Faibano è stato un campanello d'allarme. In attesa di avvio sono anche i lavori di pulizia e ricalibratura della sezione di deflusso dell´alveo Fosso dei Leoni dal Comune di Somma Vesuviana fino alla Vasca San Sossio nel Comune di Marigliano, per un tratto di circa 3.500 metri. Importo stanziato 580.000,00 euro. E anche qui ritardi su ritardi. E la lista dei fallimenti cresce.
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