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Cronaca Redazione 09 novembre 2019 10:32 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
CASTELLO DI CISTERNA - Brillante operazione antiusura dei militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, nel pomeriggio del 5 novembre effettuata a Napoli e a Castello di Cisterna.
Dopo serrate indagini, i militari hanno eseguito un ordine di arresto, emesso dalla DDA di Napoli, nei confronti di TRAMBARULO Gennaro e della convivente PELLEGRINI Carmela.
Trambarulo già condannato per il reato di cui all’art. 416 bis c.p., è stato ritenuto gravemente indiziato di avere agito, nell’interesse e per conto del gruppo MALLARDO, costituente, unitamente al clan LICCIARDI e al clan CONTINI, articolazioni della Alleanza di Secondigliano.
Il Trambarulo e la compagna sono stati ritenuti responsabili a vario titolo dei delitti di violenza privata, usura ed estorsione continuate, aggravate dalla circostanza di cui al 416 bis nr. 1 c.p. ai danni di due imprenditori, operanti nell’hinterland nel settore alimentare e tessile.
L’indagine – condotta dai carabinieri di Castello di Cisterna, coordinati dalla DDA partenopea – ha consentito di documentare la stipula di prestiti da parte delle persone offese, a tasso fortemente usurario, talora superiore al 50% rispetto alla soglia legale, per un importo preteso pari ad euro 250 mila e euro 500 mila, in varie rate a partire dall’anno 2002 e fino all’anno 2017, riscosse secondo modalità tipicamente mafiose.
Le attività tecniche e le dichiarazioni delle persone offese hanno dato contezza della profonda prostrazione delle vittime che dopo la immediata consegna del danaro sono state costretta a pagare mensilmente somme di danaro a titolo di interesse, senza mai estinguere la somma capitale.
Il fermo è stato convalidato, ieri 8 novembre 2019, per Trambarulo fermato a Napoli dal Gip presso il Tribunale di Napoli e per la Pellegrini fermata a Nola dal GIP presso il Tribunale di Nola.
Foto di archivio
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