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Cronaca Redazione 23 gennaio 2020 14:22 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Quattro persone, di anni 72, 57, 44 e 32, non possono contrattare con la pubblica amministrazione per 1 anno per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Le attività investigative, condotte dai finanz ieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e della Compagnia di Giugliano in Campania, hanno evidenziato numerosi casi di illecito utilizzo da parte dei beneficiari dei "Bonus Cultura 18 APP'' .
Dalle indagini è emerso che con la complicità di cartolibrerie convenzionate - ubicate in Casoria, Casavatore e Marano di Napoli n. 2.326 bonus cultura "18App" sono stati indebitamente validati, per un ammontare complessivo di €. 1.162.500.
In particolare, secondo l'ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP, i titolari delle cartolibrerie - a fronte della fittizia vendita di libri - elargivano ai beneficiari denaro contante per un importo oscillante tra i 200 e i 300 € per ogni buono, richiedendone poi il rimborso per l'intero importo del valore di€. 500.
I beneficiari del bonus, residenti anche in altre regioni italiane, venivano contattati mediante gruppi WhatsApp, Facebook e Telegram, creati da intermediari del sistema fraudolento, ricevendo la proposta di monetizzazione del buono.
E' stata anche avviata la procedura di recupero delle somme indebitamente beneficiate tramite il Ministero dei Beni e delle Attiv ità Culturalie del Turismo.
Il beneficio in parola, come noto, introdotto con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura e la conoscenza del patrimonio culturale tra i neo-diciottenni, permette agli stessi di spendere, anche in più tranche presso esercizi convenzionati un buono del valore di 500 € per l'acquisto esclusivo di libri o per l'ingresso a cinema, teatri, concertie musei.
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