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Cronaca Sanità Maria Capasso 01 febbraio 2020 23:58 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Blitz giovedì mattina della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli alla Confraternita del Santissimo Sacramento di Lausdomini in Corso Campano. Per quasi due ore i supervisori ministeriali hanno ispezionato il cantiere, verificando l’applicazione integrale delle prescrizioni che erano state impartite per i lavori di recupero della chiesa.
«La Confraternita del Santissimo Sacramento a Lausdomini: deve recuperare l’originaria immagine barocca prima degli interventi impropri o non autorizzati effettuati nel 1991 e nel 2003. Tutto deve ritornare com’era, dov’era». Gli esperti della Soprintendenza sono stati categorici. Bisogna ritornare alla situazione antecedente agli interventi che si sono succeduti nell’ultimo ventennio.
Via il rosa delle tinteggiature interne, via anche il giallo degli esterni: «Devono essere ripristinate le cromie originali delle pareti e gli stucchi barocchi, nonché ripristinati gli affreschi scialbati in modo improprio». La Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli passa al contrattacco .
Intanto si stanno cercando cancello settecentesco rimosso nel 1991, nonché il bellissimo pavimento maiolicato del 1775 opera di Donato Massa da Maddaloni, che ornava la chiesa confraternale, e di parte dell’arredo ligneo settecentesco scomparsi e finiti nel al centro di un’interrogazione parlamentare del senatore Tommaso Sodano.
Tutti i lausdominesi ricordano che proprio nel soffitto della navata e sulla facciata fino agli anni Novanta c’erano affreschi del pittore Angelo Mozzillo e una lunga iscrizione dipinta che commemorava la fondazione della chiesa. Intanto il Senato della Repubblica ha pubblicato negli Atti Ufficiali della Repubblica Italiana le note ufficiali ministeriali pervenute che Marigliano.net ha potuto visionare in esclusiva.
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