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Cronaca Sanità Maria Capasso 08 febbraio 2020 00:00 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Guerra agli opifici abusivi. Sequestrato un calzaturificio fuorilegge in corso Campano a Lausdomini. Era stato avviato in un edificio al piano terra dove sono state rinvenute montagne di rifiuti speciali che erano stipate in due stanze. Ne erano talmente tante che è stato impossibile catalogarle. Sono scattati i sigilli.
Denunciate tre persone . Ad eseguire i sequestri sono stati la Polizia Locale di Marigliano, agli ordini del comandante Emiliano Nacar, e i Carabinieri Forestali di Marigliano, agli ordini del comandante Alessandro Cavallo.
Sono stati deferiti in stato di libertà due persone per gestione illecita dei rifiuti e per violazioni concernenti il testo unico dell’edilizia. Sono stati sequestrati, inoltre, i macchinari, altamente inquinanti, adibiti alla lavorazione e circa 500 paia di scarpe. Elevate sanzioni amministrative dell’importo complessivo di circa 6000 Euro. Le scarpe erano prive di qualsivoglia etichettatura utile a poter risalire anche ai materiali utilizzati per fabbricarle e per di più tutto il materiale utilizzato per la lavorazione, compresi gli scarti tessili, era smaltito illecitamente.
Nella stessa zona, durante il controllo del calzaturificio, i militari e gli agenti hanno notato in altre due stanze una massiccia presenza di rifiuti: ferrosi, elettrodomestici in disuso, plastiche varie, parti meccaniche di elettrodomestici, RAE e neon.
I rifiuti erano così tanti da impedire la corretta classificazione: non è stato possibile, infatti, accedere nei due locali.
Entrambi i locali sono stati posti sotto sequestro penale e il proprietario, già conosciuto perché denunciato in passato per la stessa tipologia di reato, è stato segnalato all’A.G. per smaltimento illecito e abbandono di rifiuti.
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