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Cronaca Sanità Maria Capasso 30 aprile 2020 13:48 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
SOMMA VESUVIANA - Commercianti in rivolta a Somma Vesuviana. In 60 scendono in piazza contro il blocco delle attività . Messi in ginocchio a causa delle misure restrittive del Covid 19. La situazione e' incandescente. Hanno consegnato le chiavi delle loro attività, in piazza, nel rispetto del distanziamento sociale e con mascherine. Un'iniziativa improvvisa e fortemente simbolica ma che testimonia l'emergenza sociale di oggi.
"Abbiamo rappresentato la posizione e il pensiero di tutti i commercianti. Di certo non viviamo con i 600 euro. Non si è provveduto a sospendere le utenze che mensilmente arrivano. Inoltre ancora ad oggi non è stata versata la cassaintegrazione. Bar, ristoranti, pizzerie, parrucchieri, fotografi, centri estetici, pasticcerie, imprese manifatturiere, ludoteche, ambulanti, strutture per ricevimenti, artigiani, negozi di abbigliamento, tutti sono abbandonati e vivono nella grande incertezza.
Tuttavia ci viene chiesto di riaprire con limitazioni commerciali - ha dichiarato Carmine Carotenuto, in rappresentanza di ben 60 commercianti di Somma Vesuviana - riduzioni di orari, riduzione di personale, con importanti sforzi economici per rispettare le normative igienico sanitarie. Noi siamo il motore dell'economia locale e nazionale. Noi paghiamo le tasse con le quali a sua volta lo Stato paga servizi, pensioni e stipendi . Ora che sia il Governo a sostenerci".
Chiedono: abolizione delle tasse e contributi per tutto il 2020, riapertura con regole uguali per tutti che garantiscano la sicurezza di tutti, sostegno economico a fondo perduto ed al massimo prestiti diretti con lo Stato, ad interessi zero e diluiti in 20 anni. Sollecitata meno burocrazia. " Abbiamo consegnato le chiavi delle nostre attività al sindaco della nostra città, Somma Vesuviana per farci sostenere ".
Immediata la vicinanza del primo cittadino De Sarno:" E' il momento di pensare alle imprese. E' il momento di trovare quella liquidità necessaria da garantire le aziende. Da parte mia cercherò di valutare tutte le azioni possibili nell'ambito del rispetto della legalità e delle norme vigenti al fine di contribuire ad un abbassamento delle imposte o addirittura ad una sospensione . Io sono al loro fianco. In queste ore ne stiamo verificando la fattibilità nelle more dei bilanci. In più dobbiamo contrastare con forza anche il fenomeno dell'abusivismo che potrebbe annidarsi negli spazi di questa emergenza sociale. Forza pieno appoggio".
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