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Cronaca Sanità Maria Capasso 08 luglio 2020 00:40 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
--- FOTO --- ERRATA CORRIGE L'immobile non è stato venduto ma è oggetto di compromesso.
MARIGLIANO - Negozio sfondato e tubatura dell' acqua rotta. L' esercizio commerciale "Acqua e sapone" di corso Umberto I subisce danni, dopo aver ricevuto un' offerta di 50 mila euro per lasciare libero il locale. Denuncia shock finita in Procura. Offerta che Carmela e Marco Ruocco, gestori del punto vendita, hanno rifiutato facendo valere il loro contratto di locazione rinnovato dalla proprietà che è oggetto di compromesso, come è stato comunicato dai proprietari ai locatari in una lettera..
Denunciano che l' intento è l' abbattimento e ricostruzione per realizzare altre unità abitative avvalendosi dell' aumento del 35 per cento di volumetria previsto dal piano casa. "Gli autori sarebbero i soliti imprenditori del cemento che hanno fatto altre operazioni del genere ": denunciano i coniugi Ruocco.
Inizia il braccio di ferro. Scatta una messa in sicurezza del locale dichiarato pericoloso. Un escamotage ? Sarà la Magistratura inquirente ad accertarlo. Fatto sta che in un primo momento è stata sfondata durante i lavori una parete del locale con danni ingenti alla merce e con il rischio che i ladri potessero entrare all' interno facendo razzia di tutto.
Successivamente sarebbe stata rotta una tubatura dell' acqua con infiltrazioni all' interno. Poi è stato chiuso un contatore dell' acqua. Troppe casualità che hanno messo in stato di allerta i coniugi Ruocco , che non sono affatto intenzionati a mollare. Denunciano che fuori lo stabile , oggetto d' interventi, non c' è neanche una tabella che annunci l' inizio dei lavori e la titolarità del cantiere in corso. E' lecito ?
Lo denunciano alle autorità attraverso un esposto dove fanno riferimento anche ad omissioni e ad ostruzionismo con cui si sono scontrati. Peraltro i coniugi Ruocco mettono nero su bianco con relativa documentazione che in spregio ai soli lavori di messa in sicurezza sarebbero state abbattute delle parti del fabbricato abusive.
"Opere fuorilegge che se non fossero state demolite - denunciano,- non avrebbero consentito di usufruire del 35 per cento previsto dal piano casa". E non solo: si evince dall' esposto che il cantiere sarebbe di parenti vicino ad un consigliere comunale di maggioranza , già rimbalzato alla cronaca per altre demolizioni di edifici storici.
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