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Cronaca Viviana Papilio 27 settembre 2020 13:02 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
E’ stata scoperta nel centro storico di Mariglianella la base operativa di un allevamento di cuccioli di razza. All’interno di un’abitazione costituita da tre vani e organizzata in ambienti distinti, ciascuno dei quali adibito a specifiche fasi della crescita dei cuccioli, aveva preso forma il quartier generale per la produzione, lo svezzamento e la vendita di cani di razza.
L’organizzazione a conduzione familiare farebbe capo ad un 58enne del posto già noto alle forze dell’ordine che, si sospetta, abbia allestito la vendita illecita per posizionarsi sul mercato abusivo lasciato vacante dai trafficanti di animali importati dall’Est Europa.
L’edifico si presentava privo dei requisiti minimi strutturali e igienico-sanitari: acqua piovana stagnante, insieme a chili di feci e scarti alimentari, giacevano a terra insieme ai cani.
Ben 13 gli animali da compagnia portati in salvo, tra questi, otto versavano in condizioni più degradanti: collocati nel sottotetto coperto da sole tegole marsigliesi non in grado di proteggerli dalla pioggia, erano adagiati su un massetto grezzo privo di pendenza e quindi impossibilitati a deambulare tra acqua feci ed urina.
Questo lo scenario che si è presentato ai carabinieri forestali della stazione di Marigliano coadiuvati dal personale veterinario dell’Asl locale. Tra olezzi e insopportabili esalazioni di disinfettante, gli intervenuti hanno prontamente sollevato i cagnolini che stazionavano sul pavimento insieme ai prodotti per le pulizie cosparsi in presenza dei cuccioli stessi e senza aver preventivamente asportato feci e scarti, con la conseguente insorgenza di gravi problemi dermatologici negli indifesi amici a quattro zampe.
Un vano attiguo ma non comunicante era destinato allo svezzamento. Tutti i cuccioli sono stati affidati alle cure dei veterani, mentre l’uomo è stato denunciato per maltrattamenti.
Le indagini proseguono con l’intento di capire se quanto portato alla luce si inserisce in un più ampio contesto di vendita illegale e abusi sugli animali. Di fatti, da tempo il mercato nero foraggiato dalle importazioni dall’Est ha subito una rarefazione, per contro, tuttavia, non ha subito inflessioni la vendita di cuccioli pregiati, pubblicizzati attraverso il web e consegnati in luoghi distanti da quelli della loro reclusione, come, ad esempio, piazzole di autostrade o di strade statali.
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