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Cronaca Redazione 06 dicembre 2020 23:47 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
AFRAGOLA - Una sola passione, tanti successi tanto da essere Campione italiano nella categoria Carabina C 10 Giovanissimi, parliamo di Antonio Tontaro un ragazzino dalla mira implacabile e atleta della squadra del Tiro a segno nazionale della Sezione di Napoli. Battendo alla finalissima ben 15 concorrenti provenienti da tutta l’Italia quali primi nella regione di appartenenza.
Antonio ha totalizzato il massimo: 200 punti con 20 centri con un punteggio pari a 206,3 decimali. Dopo essersi visto scivolare il podio per pochissimi decimi alle nazionali nell’anno 2019 non si è mai arreso e dopo aver vinto tutto a livello regionale negli anni 2019-2020 per 2 anni consecutivi battendo record su record finalmente è arrivato quel titolo tanto atteso “Campione Nazionale Giovanissimi”.
A soli 10 anni Antonio stabilisce un record da primati tanto che supererà in seguito in nazionale. Studente della seconda media alla Scuola Angelo Mozzillo di Afragola, Antonio prova ad andare prima a calcio e in poi a Karate ma senza successo abbandonando il tutto, ma l’occhio del padre ci aveva visto lungo, Lui è portato a sport di precisione. Inizia a frequentare il poligono due anni fà andando dietro ai consigli del papà ed infatti è amore a prima vista: si appassiona, inizia a tirare, nella prima gara totalizza 187 punti su 200 e nel 2019 vince il primo titolo comunale, provinciale e in seguito regionale nella Carabina 10 metri ad aria compressa con il primo record Regionale e quest’anno bissa il successo a livello regionale e nazionale.
«Quando sto per premere il grilletto mi concentro e cerco di fare il massimo, quando vedo il risultato mi emoziono» confessa Antonio che nelle gare ho paura di sbagliare, non è facile gestire le emozioni ma credo che la vera abilità di un vero campione stia proprio li nel saper gestire il proprio self. Anche se non sa cosa farà da grande, nel tiro ha idee chiare: «Dal 2021 gareggerò nella categoria superiore dove si sparano 30 colpi e l’obiettivo sarà quello di fare il massimo perché nella vita nulla è impossibile».
«Sono contentissimo dello sport che ho scelto: ho iniziato per gioco sparando a barattoli e tappi di bottiglia insieme al mio papà con un fucile giocattolo. Lui mi spronava ogni giorno dicendo che ero portato per il tiro e un bel giorno mi ha detto che esisteva questa disciplina, sono venuto al TSN di Napoli e mi è piaciuto subito. Ho fatto le gare ed è andata bene. Ora sono contento della scelta e continuerò perché è una disciplina che insegna molto e regala tante soddisfazioni».
Il mio idolo naturalmente “Nicolò Campriani!”. Entusiasti il papà la mamma e il nonno che si sacrificano per non fargli perdere mai un allenamento, e che esprimono gratitudine alla società Tiro a Segno: «E’ un ottimo ambiente che ha costruito un bel gruppo dove i ragazzi imparano le regole, il rispetto e la disciplina». Contenti i tecnici del TSN di Napoli che vedono premiato il loro lavoro e l’impegno profuso del ragazzo e che adesso inizieranno a solidificare la basi per il futuro.
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