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Cronaca Paolo Isa 24 gennaio 2021 09:55 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il recente caso della ragazzina di 10 anni di Palermo, morta per asfissia presumibilmente a seguito di una sfida social su Tik Tok finita male, ha già portato ai primi provvedimenti in Italia.
L'intervento d'urgenza è stato ufficializzato con una nota da parte dell'Autorità Garante e si protrarrà almeno fino al prossimo 15 febbraio in attesa di ulteriori indagini. Il 21 gennaio una ragazzina è stata trovata nel bagno di casa in stato di asfissia con la cintura dell'accappatoio legata al collo. Dopo la rianimazione il cuore ha ricominciato a battere ma l'asfissia prolungata ne ha causato la morte cerebrale poche ore dopo senza che il personale sanitario potesse fare nulla. Lo smartphone potrebbe aver registrato il video degli ultimi momenti vita che sarebbe poi dovuto finire sul social cinese come prova della partecipazione alla sfida, le indagini sono attualmente in corso.
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Il Garante della Privacy è intervenuto sulla questione disponendo nei confronti di Tik Tok “il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata con sicurezza l’età anagrafica”. Non è la prima volta che il Garante si è attivato nei confronti della piattaforma; già il mese scorso erano state contestati a Tik Tok alcune violazioni, come la scarsa attenzione alla tutela dei minori. I motivi riguardano la facilità con cui è possibile aggirare il divieto di iscriversi sul social ai minori di 13 anni. Inoltre il Garante aveva anche contestato poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni fornite agli utenti e uso delle impostazioni predefinite non rispettose della privacy.
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