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Cronaca Redazione 27 aprile 2021 22:36 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO – Nell’ambito del progetto ” Educazione Civica, Attiva Sul Territorio” coordinato dal prof. Caliendo Giovanni e dalla professoressa Rosa Capua, come docente di sostegno, gli alunni di 3B, scuola secondaria di 1° grado “Dante Alighieri”, il 17 aprile, hanno incontrato “virtualmente” il comandante della polizia urbana di Marigliano, dottore Emiliano Nacar. Queste le loro parole:
“La novità di quest’anno, per docenti e alunni, è stata l’inserimento della materia educazione civica nel programma scolastico. Noi ragazzi di 3B, nel secondo quadrimestre, abbiamo pensato di attenzionare il nostro territorio, esaminando alcune delle sue problematiche e valorizzando le sue risorse. Il comandante della polizia urbana, dottor Nacar, rappresenta un’importante risorsa per Marigliano. Il nostro intento è stato quello di conoscere e capire come esaltare le potenzialità della nostra città.
Il comandante, collegato attraverso Skype, ci ha parlato delle sue esperienze precedenti nel settore, nello specifico dell’incarico ricoperto alcuni anni fa a Portici, la sua città natale. Nella cittadina in provincia di Napoli, esercitava il ruolo di responsabile nel nucleo investigativo della polizia Municipale. Un’importante indagine alla quale ha contribuito è stata quella del 2014 riguardante il caso di violenze da parte di maestre a danni di bambini dagli 1 ai 3 anni.
Successivamente ci siamo confrontati sul suo arrivo a Marigliano, nel 2018, in seguito al quale ha riscontrato alcune “difficoltà”; la nostra città presentava una forte disorganizzazione e mancanza di legalità.
Il disordine della città è inteso in due modi; dal punto di vista del degrado del paese: cumuli e cumuli di immondizia ricoprono i cigli delle strade, che sono dissestate e poco illuminate, sono per questo insicure.
In secondo luogo, un fenomeno che tocca da vicino Marigliano e concorre al suo “disordine”, è quello dell’abusivismo edilizio e da uno smaltimento, illegale, dei rifiuti da parte di associazioni a delinquere.
Per le indagini dedicate all’ultima questione citata, la polizia urbana di Marigliano ha adottato degli strumenti di prevenzione all’avanguardia: un drone termico in grado di individuare la presenza di rifiuti nel sottosuolo basandosi sulla temperatura di quest’ultimo. Inoltre, il dottore, più di una volta, ha menzionato a questo proposito l’isola ecologica di Marigliano, che provvede al riciclaggio e un’adeguata raccolta differenziata.
Grazie alle strategie innovative e alle attenzioni destinate a queste problematiche, gli è stato conferito il “Premio della legalità”.
L’intervista ha riscontrato da parte di noi studenti un notevole interesse e un’attiva partecipazione. Alcuni alunni hanno espresso le emozioni provate e trasmesse dal comandante. Tra questi possiamo riportare le parole di Alessandra, condivise anche da Viola, le quali hanno avvertito un senso di protezione nelle risposte del comandante, che lasciavano trasparire una grande dedizione e amore per il nostro paese e il proprio lavoro. Ci siamo resi conto che quando l’attività, qualsiasi essa sia, anche la nostra da studenti, è “condita” con la passione, i risultati, prima o poi, si ottengono; il dottor Nacar sta cercando di dare una svolta a tutto ciò che attiene alla salvaguardia del nostro territorio.
Un dettaglio molto importante, evidenziato dall’alunna Carmela, ci fa notare che, molte volte, si tende a sottovalutare le potenzialità del proprio paese, andando a evidenziare solo le problematiche. Grazie al dottor Nacar, ci è stato invece possibile scoprire le risorse della nostra Marigliano.
Di conseguenza, d’ora in poi, potremmo vedere il nostro caro paese con occhi diversi, che guardano a un futuro ricco di opportunità per noi giovani!
Dall’incontro, noi ragazzi di 13 anni, abbiamo evinto che tanto ancora, tuttavia, c’è da fare per rendere la nostra città pienamente vivibile; la nostra speranza è che tutti, ente comune e cittadini, concorrano concretamente al miglioramento del nostro territorio; noi, per adesso, siamo fiduciosi”.
Lavoro a cura di Corbisiero Giovanna, Esposito Clarissa, La Rezza Alessandra, Sullo Carmela.
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