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Cronaca Paolo Isa 12 giugno 2021 16:55 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
sono circa 900 mila gli italiani sotto i 60 anni che dovranno effettuare il richiamo
"Il vaccino Vaxzevria Astrazeneca, viene somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni (ciclo completo)", si legge nella circolare su “Aggiornamento parere Cts vaccini” firmata dal direttore generale della Prevenzione Sanitaria, Gianni Rezza, basato sul parere del Comitato tecnico scientifico.
"Per persone che hanno ricevuto la prima dose di tale vaccino e sono al di sotto dei 60 anni di età", si legge, "il ciclo deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRNA (Comirnaty o Moderna), da somministrare ad una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose". Sono circa 900 mila gli italiani sotto i 60 anni che hanno fatto la prima dose di vaccino con Astrazeneca e ora dovranno effettuare il richiamo con Pfizer o Moderna. I richiami, come è stato chiarito nella circolare del ministero della salute, andranno effettuati rispettando il lasso di tempo inizialmente previsto per Astrazeneca, dunque 8-12 settimane dopo la prima dose. Pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino di AstraZeneca e il vaccino Janssen (J&J), sia per le piattaforme utilizzate che la tipologia di eventi tromboembolici riportati, il numero di poco superiore al milione di dosi somministrate nel Paese e la rarità delle segnalazioni di eventi trombotici rari a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen".
Il vaccino J&J, rileva il Cts, è connotato "dal vantaggio della singola somministrazione, peculiarità che può risultare di particolare beneficio indeterminate categorie di popolazione". Quanto agli eventi di trombosi rare, i dati disponibili presso i Centri per il controllo delle malattie CDC statunitensi al momento della ripresa della campagna negli USA riportavano 7 eventi per milione nelle donne di età compresa tra 18 e 49 anni e un tasso di 0,9 per milione di vaccinazioni tra le donne di età pari o superiore a 50 anni. Per le donne dai 50 anni in su e per gli uomini di tutte le età, l'evento avverso, afferma il Cts, "è ancora più raro".
Il Cts rileva inoltre che "l'eventuale evidenza, nel contesto nazionale e internazionale, di fenomeni tromboembolici dopo il vaccino Janssen dovrà essere oggetto di attento e costante monitoraggio attraverso le procedure di farmaco sorveglianza e vaccino-vigilanza, in maniera tale da offrire, nel breve futuro, la possibilità di formulare più compiuto parere su questo vaccino all'acquisirsi di ulteriori evidenze rispetto all'eventuale incidenza di fenomeni VITT e all'evolversi della situazione epidemiologica, Il Comitato tecnico scientifico (Cts)"raccomanda che le Regioni ogniqualvolta promuovano eventi Open Day che sensibilizzano alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2,rispettino le indicazioni per fasce d'età, rendendo quanto più possibile l'approccio alla vaccinazione omogeneo sul territorio nazionale".
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