19/03/2024
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Cronaca Sanità Maria Capasso 29 luglio 2021 18:05 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
BRUSCIANO - Minacce alla giornalista Monica Cito da parte dei clan locali. Non gradiscono che venga narrata la cronaca dei gravi episodi di camorra per la gestione degli affari illeciti. Stese, morti e poi in special mondo l' assassinio del fioraio Francuccio De Longis, maturato nell'ambito della faida. Sono questi i punti caldi raccontati che hanno fatto surriscaldare gli animi delle famiglie locali in eterna guerra di contesa.
Interviene il sindacato dei giornalisti che si rivolge alla commissione antimafia a tutela dei cronisti in trincea .La Fnsi e il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprimono preoccupazione per quanto sta avvenendo alla collega che racconta da anni quanto avviene nel territorio di Brusciano.
Dal 2016 la collega, che collabora con il quotidiano Roma, è stata oggetto di minacce, pedinamenti, querele, insulti, attacchi tesi a delegittimare il suo lavoro sui social, da parte di un gruppo di malavitosi della zona che non gradiscono quanto viene denunciato sul giornale, in particolare per quanto scritto intorno all’omicidio di un loro parente.
Monica ha continuato a fare il suo dovere senza mai fare un passo indietro, nonostante un’attività intimidatoria sfiancante, tesa a limitare il diritto di cronaca. Sul caso è stato presentato un dossier alla Procura, ma è evidente che è necessario un intervento deciso da parte delle Istituzioni preposte contro chi continua a molestare l’articolo 21 della Costituzione.
Il sindacato dei giornalisti ha girato un fascicolo sul caso a Walter Verini, coordinatore del Comitato Antimafia a tutela dei giornalisti minacciati, con la richiesta di un intervento sul territorio.
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