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Cronaca Sanità Maria Capasso 12 agosto 2021 22:39 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Chiedono la sanatoria degli alloggi di edilizia popolare che hanno occupato in passato per ottenere la residenza, almeno quella temporanea prevista per legge, ma non vengono ascoltati. Le loro pratiche giacciono nei cassetti Sono mariglianesi a tutti gli effetti ma vivono nel limbo dei non riconosciuti. Hanno tutte le carte dicono in regola per sanare la loro posizione ma nessuno si prende carico della loro situazione. A denunciarlo e' il sindacato Sonia e Antonio Fedele che ha scritto una lunga lettera.
"Sono mesi che chiediamo per le case popolari del quartiere Pontecitra una svolta nella gestione amministrativa. Purtroppo ad oggi si registra un insopportabile immobilismo di questa pubblica amministrazione per i cittadini che non riescono ad ottenere la residenza in alloggi pubblici, negando il nulla osta per la residenza temporanea, anche quando non ci sarebbero motivi legali ostativi per i richiedenti che hanno effettuato regolare richiesta di sanatoria, una modalità temporanea che non possa costituire un presupposto per l’assegnazione di un alloggio pubblico, avendo così una semplice fotografia della situazione realmente esistente negli alloggi del quartiere Pontecitra. Un vero e proprio abuso per i cittadini che devono richiedere trattamenti di tipo sociale e di ordine sanitario, nessuna soluzione tecnica è stata trovata con gli uffici dell’Anagrafe che consentano di sistematizzare le tante pratiche che sono bloccate. Il diritto alla residenza è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione e nello stesso territorio i cittadini dovrebbero essere trattati allo stesso modo.
Autorizzare il rilascio della residenza agli occupanti abusivi di alloggi di edilizia popolare del quartiere Pontecitra avvalendosi delle prerogative di legge per la deroga alla normativa nazionale. Il Sindaco deve dare indicazioni agli uffici di anagrafe affinché procedano analogamente alla concessione della residenza per tutte le famiglie di occupanti che abbiano i requisiti di legge ed abbiano al proprio interno sofferenze vulnerabili quali minori, anziani o persone con disabilità.
Allo stesso tempo la residenza dovrà essere concessa ai cittadini che, in attuazione della legge regionale n. 11 del 2019 dal Regolamento Regionale n. 12 del 30 novembre 2020 hanno avuto il diritto a sanare la propria situazione.
In base al Decreto legge 47/2014, sarebbe stato infatti impossibile l’iscrizione anagrafica degli occupanti abusivi presso la stessa abitazione occupata nonché l’attivazione dei contratti di fornitura idrica ed elettrica.
Avvalendosi delle prerogative di legge per la prevenzione di situazioni di rischio di ordine sanitario e sociale, il Sindaco ha quindi il dovere di procedere all’iscrizione anagrafica di questi cittadini.
Tutto questo si inserisce in un più ampio percorso di attenzione agli ultimi, di contrasto ad ogni forma di marginalità sociale e di contrasto all'illegalità.
Sappiamo tutti che molti concittadini del quartiere Pontecitra sono oggi costretti ai margini perché formalmente impossibilitati ad accedere ai servizi essenziali quali il servizio sanitario, un regolare e legale contratto di fornitura di acqua ed energia elettrica. Permettere a questi cittadini di uscire dall’illegalità significa rompere il condizionamento che la criminalità può esercitare. Motivo in più per sollecitare ed impegnarci ad accelerare e sostenere la regolarizzazione degli occupanti che ne hanno i requisiti di legge per gli immobili comunali".. I residenti chiedono un confronto e la possibilità di porre fine lla loro condizione di abusivi.
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