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Cronaca Paolo Isa 28 settembre 2021 19:11 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
La statua in bronzo della Spigolatrice inaugurata qualche giorno fa a Sapri, in provincia di Salerno, alla presenza delle autorità locali, ha suscitato polemiche sui social, per l’evidenza dell'abito succinto,trasparente e dalle forme generose.
La spigolatrice è rappresentata da Emanuele Stifano, scultore autodidatta di Moio della Civitella-
"Sono allibito e sconfortato da quanto sto leggendo", scrive su Facebook lo scultore Emanuele Stifano.. Mi sono state rivolte accuse di ogni genere che nulla hanno a che vedere con la mia persona e la mia storia. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso. Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho "approfittato" della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo. Questo per sottolineare una anatomia che non doveva essere un'istantanea fedele di una contadina dell'800, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos".
Aggiungo che il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza, prosegue lo scultore, "A chi non mi conosce personalmente dico che metto in discussione continuamente il mio operato, lavorando con umiltà e provando sempre a migliorarmi, lungi da me accostarmi ai grandi Maestri del passato che rappresentano un faro che mi guida e mi ispira".
La scultura è stata commissionata per celebrare uno degli episodi più noti del Risorgimento italiano, la fallita spedizione di Sapri di Carlo Pisacane e, in particolare, la poesia ispirata da quei fatti, scritta da Luigi Mercantini, in cui la protagonista è una spigolatrice di grano, una donna che si occupava della raccolta delle spighe di grano successivamente alla mietitura.
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