26/04/2024
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Cronaca Paolo Isa 14 dicembre 2021 18:28 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
In foto, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi
Il Governo guidato da Mario Draghi ha deciso di prorogare lo stato di emergenza di altri tre mesi, allungando la scadenza dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022. L’accelerazione, sarebbe stata decisa proprio dal premier, al fine di dare un chiaro segnale sulle priorità relative alla situazione della pandemia.
L’articolo 77 della Costituzione prevede la possibilità, per il governo, di adottare provvedimenti provvisori con decreti legge in “casi straordinari di necessità e urgenza”.
Lo stato di emergenza è previsto dalla legge 225/1992, norma che ha segnato la nascita della Protezione civile: è proclamato “al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia”. Come disastri ambientali o pandemie.
Lo stato di emergenza viene deciso dal Consiglio dei ministri su proposta del premier, oppure di un ministro con portafoglio o ancora del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio.
Sul tavolo Consiglio dei ministri la bozza del nuovo decreto dove viene confermata la proroga per altri tre mesi dello stato di emergenza e di tutte le disposizioni a esso collegati, il testo in discussione, ancora soggetto a modifiche, si compone di 11 articoli che confermano le misure varate fino ad oggi e solo alcune novità: all’articolo 6 vengono destinati, infatti, 6 milioni di euro al ministero della Difesa per allestire, in un sito militare individuato dal commissario Figliuolo, un’infrastruttura, si legge nella bozza, per “lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali”.
Lo stato di emergenza nazionale per la pandemia di coronavirus è stato decretato per la prima volta il 31 gennaio 2020 ed è stato via via prorogato per periodi di tre o sei mesi.
L’ultima proroga aveva fissato la scadenza dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021.
Lo stato di emergenza può durare al massimo per due anni (12 mesi più altri 12).
Per una ulteriore proroga serve un decreto ad hoc oppure, come nel caso dell’emergenza per la ricostruzione post terremoto, un emendamento da inserire nel decreto Milleproroghe.
Per questo motivo la proroga al 31 marzo 2022 è necessariamente dovuta passare dal Parlamento.
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