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Cronaca Sanità Maria Capasso 21 gennaio 2022 23:59 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Dov’è finito il PUC delle meraviglie di salute pubblica? Doveva essere il grandioso piano dei tecnici, dei professori universitari. Era il piano dei competenti, delle novità, della partecipazione, della condivisione.
Per mesi, i cittadini di Marigliano sono stati bombardati con slogan pubblicitari originali e accattivanti: “Il piano della svolta”, “il piano che cambia il volto di Marigliano”, “il piano della valorizzazione del territorio”, “Marigliano rigenerata”, “Marigliano inclusiva” “Marigliano resiliente”, Marigliano è un fatto nostro”.
Belle parole, bei filmati, belle immagini. Gli osservatori più attenti lo avevano previsto: il nuovo PUC era solo fumo per evitare commissariamenti e accedere ai milioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Da agosto 2021, infatti, il PUC è svanito.
Il bene comune, il paesaggio, il patrimonio culturale che belle parole. Chi l’ha visto? Dove si è fermato? Sta facendo ancora il giro degli studi tecnici ? Ormai la situazione è drammatica e nel silenzio trasversale il cemento prepara l’assalto finale al territorio. Marigliano ormai ha perso definitivamente la sua fisionomia di città. É soltanto merce e null’altro.
Abbiamo provato a chiedere lumi sulle sorti dell’ennesimo PUC. Avevamo posto l’ultima speranza in questo piano. Ci avevano detto che questo PUC non avrebbe più favorito gli affari, gli imbrogli, gli interessi personali. Non ci sarebbe stata più la dilapidazione del territorio. Ci avevano assicurato che avrebbe governato il territorio in una prospettiva di medio-lungo periodo.
Dove sta ? Dove si nasconde? Intanto il tempo passa e i partiti collezionano un nuovo fallimento. E in questo fallimento le mega lottizzazioni e nuove speculazioni stanno per essere servite.
Foto di archivio
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