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Cronaca Sanità Maria Capasso 14 marzo 2022 23:58 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Don Ginetto:"Preghiamo per fare entrare la pace nel cuore dei belligeranti".
MARIGLIANELLA - Messa della pace a Mariglianella con la comunità Ucraina. Una nutrita rappresentanza è all’ingresso della chiesa San Giovanni Evangelista e stringe la bandiera di Kiev. Sventolano le bandiere della pace. Sono ai piedi dell’altare e tra le mani dei fedeli a cui don Ginetto De Simone durante l’omelia di domenica ha chiesto di portare lo stendardo dei colori dell’arcobaleno, simbolo dell’unione tra popoli.
“Perché quando ci incontriamo anche nelle diverse idee non è possibile vivere insieme e rispettarsi? Ciò significa raggiungere la felicità. Beati gli operatori di pace, saranno chiamati figli di Dio” .
Don Ginetto pronuncia delle parole importanti che andrebbero comprese nell’accezione del termine per poterle praticare. Parole che gli animi profondi non possono non cogliere. La speranza è che prevalga la politica del bene comune e della fratellanza. Don Ginetto chiede a Dio che venga fermata la logica della ritorsione e che venga concesso il dialogo al nostro tempo: la pace.
Nella chiesa ci sono anche volti noti che hanno inciso sulla politica locale come Andrea America e il professore Giovanni Maione, un socialista e un democristiano, posizioni politiche diverse ma tanta amicizia e rispetto. Dialogano fra loro parlando di narrativa e di una collaborazione insieme per scrivere pagine di pace. La comunità risponde e don Ginetto ringrazia tutti i presenti. “Perché l’uomo si sta smarrendo? Ho visto l’uomo cambiare. Siamo diventati Caino e Abele. Questa sera possiamo solo pregare per mettere nel cuore dei belligeranti la Pace”.
L’invito è a pregare anche nelle proprie case. Cita poi don Primo Mazzolari: ”Mi muovo, io non aspetto che gli altri si muovano. A chi non hanno toccato le immagini dei bambini, delle madri e dei padri morti in Ucraina? Nessuno di noi però potrà mai capire fino in fondo che cosa significhi stare tra le macerie e sotto le bombe. E’ un’umanità selvaggia”. Pentitevi. Don Ginetto congeda i fedeli: ”Viviamo con serenità e concordia”. La pace va praticata a tutti i livelli per evitare che si creino muri invalicabili.
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