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Cronaca Paolo Isa 30 marzo 2022 18:24 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
Presieduta da Enza Amato, la seduta del Consiglio comunale è iniziata alla presenza di 27 consiglieri. I lavori si sono aperti con gli interventi per questioni urgenti ai sensi del Regolamento consiliare.
Nino Simeone (Napoli Libera) ha riconosciuto al Sindaco il merito politico per il risultato raggiunto con il Patto per Napoli. Ha chiesto chiarimenti sulla decisione di chiudere per due giorni la Linea 1 della metropolitana per effettuare, inspiegabilmente nelle ore mattutine, prove di sicurezza tecnica dei treni. È una scelta che penalizzerà moltissimo i cittadini e che creerà il caos in città.
Antonio Bassolino (Misto) ha ricordato il degrado di diverse aree della città e in particolare di via Duomo, luogo nevralgico nella storia e nella cultura della città. Occorre una Conferenza dei Servizi con tutte le istituzioni attive nell’area per soluzioni che alimentino uno spirito pubblico di impegno capace di rilanciare questo sito.
Mariagrazia Vitelli (Partito Democratico) è intervenuta sul degrado diffuso al Centro Direzionale, con il quale persiste peraltro un lungo contenzioso con il Comune che va definitivamente affrontato; ha ricordato lo stato di abbandono del piazzale di San Martino, e la necessità di rimuovere due gru che deturpano il panorama cittadino, al Corso Vittorio Emanuele e a Via Aniello Falcone, appartenenti a cantieri chiusi da anni.
Giorgio Longobardi (Fratelli d’Italia) si è soffermato sui primi sei mesi dell'esperienza amministrativa per richiamare ad un impegno maggiore tutti i dirigenti comunali e per velocizzare le assunzioni di nuovo personale in modo da rispondere soprattutto alle esigenze delle Municipalità. Per il territorio di Pianura ha poi invitato a far ripartire le attività dell'autoparco.
Per Aniello Esposito (Partito Democratico) il Patto per Napoli firmato ieri ha fatto ripartire il dialogo istituzionale tra Comune, Regione e Governo centrale. Rammaricato per l'assenza in Aula di diversi assessori, ha poi chiesto una soluzione definitiva per i lavoratori delle Terme di Agnano e criticato la scelta di chiudere per due giorni la linea 1 della metropolitana esigendo dai gestori dei locali all'interno delle stazioni i fitti finora non riscossi.
Salvatore Guangi (Forza Italia) ha ricordato la bella pagina scritta ieri con il Patto per Napoli. Sulla questione del patrimonio persistono purtroppo difficoltà di dialogo. Tra le note dolenti: la manutenzione degli alloggi popolari, sulla quale serve una risposta chiara dell’Amministrazione. Occorre infine affrontare il tema dei debiti accumulati dal Comune per i locali commerciali di sua proprietà.
Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) ha chiesto di mettere agli atti lo stato dell’arte delle opere del Grande Progetto Unesco nel centro storico. Occorre individuare le responsabilità dei ritardi della precedente amministrazione e capire come procedere per il futuro. Stesse problematiche per i lavori negli impianti sportivi comunali, occorre fare il punto e rendere regolari, per il futuro, le gestioni e gli affidamenti.
Per Gennaro Acampora (Partito Democratico) la giornata di ieri ha segnato il ritorno della città nel panorama nazionale. A causa delle difficoltà del trasporto pubblico si deve ripensare alla ripartenza della ztl di piazza Dante, contrastando in particolare il fenomeno del borseggio sui bus più frequentati dai turisti. Condivise infine le richieste di riapertura delle uscite secondarie delle stazioni della linea 1, di interventi per il decoro e la sicurezza di piazza Cavour e ha invitato a definire un piano di derattizzazione per la città.
Anche Massimo Cilenti (Napoli Libera ) è tornato sul grande significato della giornata di ieri, che andrebbe meglio spiegato ai cittadini. Una maggiore attenzione andrebbe prestata, ha detto, da parte della Giunta, agli interventi e alle segnalazioni dei consiglieri su questioni urgenti e prevedere una figura che intervenga in modo rapido e costante su argomenti molto sentiti dai cittadini, come il decoro degli spazi pubblici.
Pasquale Esposito (Partito Democratico), ha posto l’accento sui lavori non ultimati in via Ianfolla e sulla necessità di intervenire per recuperare anche una credibilità nei confronti dei residenti nell’area che da tempo chiedono la piena restituzione della strada.
Rosario Palumbo (Cambiamo!), congratulandosi per il risultato raggiunto, ha sottolineato che il Patto per Napoli non risolve i problemi della città. E sarà fondamentale mettere i finanziamenti nella giusta direzione. Inoltre ha chiesto chiarimenti su come affrontare il tema della riscossione e auspicato l’elaborazione di un piano turistico stabile che coinvolga tutta la filiera.
Toti Lange (Misto) è intervenuto sul tema dell'igiene pubblica e sulla deblattizzazione e derattizzazione che da quest'anno andranno effettuate direttamente dal Comune. Andrebbe cercata su questo un'intesa con le associazioni di categoria dei pubblici esercizi avviando una rete di collaborazione per il miglioramento della qualità di vita in città.
Sergio D'Angelo (Napoli Solidale Europa Verde) ha condiviso la necessità di una riflessione sul modo in cui vengono raccolte le segnalazioni dei consiglieri ai sensi dell'articolo 37. Non deve poi più accadere che i lavori del Consiglio inizino con grande ritardo come avvenuto oggi, dando così un segnale sbagliato ai cittadini.
Catello Maresca (Gruppo Maresca) ha ricordato che il primo interrogativo da porsi riguarda proprio cosa può fare il Consiglio per la sicurezza urbana. L’indifferenza della criminalità organizzata rispetto allo Stato è infatti il tema sul quale riflettere, e l’obiettivo deve essere come fare in modo che la camorra si preoccupi delle strategie di aggressione elaborate dal Consiglio comunale, nell’ambito delle sue competenze, per combatterla. Bisogna contrastare il disinteresse, la noncuranza, l’incapacità di intervenire da parte delle istituzioni, la possibilità di violare le regole senza essere puniti, e agire per garantire in città quel “profumo di legalità”, che non deve essere solo appannaggio di magistratura e forze dell’ordine. E, infine, occorre essere capaci di contrastare l’interferenza della criminalità organizzata nei gangli del PNRR, dando indicazioni e offrendo la strada affinché Napoli esca definitivamente da questa storia.
In foto-Catello Maresca
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