19/04/2024
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Cronaca Redazione 30 settembre 2022 22:53 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
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NAPOLI - “L’INPS di via Alcide De Gasperi è la vergogna del servizio pubblico”. È con questa frase che inizia un lungo sfogo di un pensionato.
“Sono un pensionato della scuola, a settembre del 2022 sono passati due anni che sono in pensione. – Continua la missiva - Vado sul sito dell’Inps e con tanto entusiasmo vedo i servizi che offre. Eccezionali. Ci credo. Scrivo per sapere quando potrò riscuotere la prima trance della liquidazione inserendo il decreto con i miei dati.
Dopo giorni mi arriva un messaggio sul portale in cui in modo asettico si legge quello che succede a un pensionato. Niente che ha a che fare con il tuo quesito specifico, con la tua persona. Nessuna risposta che ti fa intendere che dall’altra parte c’è una persona che ha preso in carica il tuo problema. Un modo che fa capire, almeno a me questo è stato il messaggio che è arrivato, che sei una rottura di scatole: questo è l’iter e non rompere. Non mi arrendo.
Prenoto un appuntamento per parlare con qualcuno allo sportello dell’Inps di via Alcide De Gasperi: voglio sapere quando posso riscuotere la prima trance della liquidazione. Appuntamento confermato: prima data utile tra quindici giorni, 30 settembre alle ore 10:00.
Arriva il fatidico giorno. Mi preparo, dopo una nottata insonne per la preoccupazione di non arrivare in orario, visto il traffico di Napoli. Ore 9:30 arrivo a Napoli, macchina in un garage vicino a 3 euro l’ora. Mi presento allo sportello: chiuso. Cosa è successo? Riunione sindacale per cui non si riceve .
Incredibile. Senza nessun avviso. Senza nessun messaggio. Senza nessun rispetto per l’utenza. In spregio delle più elementari regole del vivere civile.
Questi, a Napoli, chiudono un servizio pubblico, senza preoccuparsi dei disagi che arrecano alle persone che vengono da chissà dove per sapere quando possono avere quello che è loro di diritto, scaturito da una vita dedicata al lavoro. Una protervia istituzionale, fatta Stato, che questo vergognoso stato permette a individui indegni di lavorare in un’istituzione pubblica, pari solo ai regimi totalitari.
Un appello a chi dirige l’INPS a livello nazionale, ma voi conoscete la situazione che devono subire quotidianamente i cittadini, soprattutto i pensionati a Napoli? Chi è la persona che dirige a Napoli gli uffici e permette questa vergogna impunemente? Come si può trattare così una cittadino che ha servito fedelmente lo Stato per oltre 42 anni?
Fino a quando non avrete risolto questi dilemmi, cancellate quelle frottole dal vostro sito istituzionale: myinps, servizi per il cittadino, miglioriamoci e le altre cavolate. Siete solo vergognosi”.
Esempio di risposta a un altro pensionato dal sito INPS dopo quasi un mese:
“SALVE SONO IN PENSIONE DAL 1 SETTEMBRE 2020, VORREI SAPERE A QUANTO AMMONTA LA MIA LIQUIDAZIONE COMPLETA E QUANDO MI SARÀ ACCREDITATA, E DI CHE IMPORTO SARÀ, LA PRIMA RATA. ALLEGO DECRETO.CORDIALI SALUTI. ***** **** Decreto pensione .pdf
Risposta Contact Center
La sua richiesta è stata inoltrata in data 04/09/2022 alla sede INPS di competenza che le risponderà appena possibile.
Risposta sede di competenza
Nessuna risposta”.
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