Politica
Vincenzo Esposito
30 marzo 2016 14:15
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San Gennaro Vesuviano, Russo:"Questo non è il paese della camorra"
SAN GENNARO VESUVIANO – Dei giorni scorsi la notizia circa diversi comuni dell’area vesuviana monitorati dalla Prefettura. Una questione lanciata dal settimanale “il venerdì di Repubblica” in cui veniva riportata la lista predisposta dal Prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone.
Presente nell’elenco anche il Comune di San Gennaro Vesuviano, il cui sindaco, Antonio Russo, ha scelto di replicare di persona al fine di evidenziare la totale estraneità della propria Amministrazione a qualsivoglia tipologia di legame col malaffare:
“Naturalmente abbiamo massimo rispetto per le istituzioni e per il lavoro sia della Prefettura che per quello degli investigatori che si impegnano a rischio della propria vita per il rispetto della legge. Quello che in questa circostanza ci preme è dare invece alla cittadinanza una corretta informazione in relazione alle strumentalizzazioni fatte sulla vicenda. Il problema è che al momento non emerge da nessuna parte la completa discontinuità della nostra amministrazione con qualunque tipo del passato.
Mi sono candidato a sindaco per la prima volta nel 2009 e non sono stato eletto per pochissimi voti. Ebbene tra i candidati della mia lista non vi era nessun aspirante consigliere che avesse avuto passato in politica. Erano tutti volti nuovi, chiamati accanto a me proprio perché alla prima esperienza, e con quelli ho continuato a lavorare fino ad oggi.
L’attuale amministrazione ha una chiara e palese discontinuità con le precedenti amministrazioni, oggetti di passati provvedimenti governativi (annullati o no). D’altra parte il riscontro di queste indicazioni è molto facile. Basta confrontare le liste dei candidati di “Obiettivo Futuro per San Gennaro Vesuviano” del 2009, con i nomi contenuti nelle amministrazioni finite in passato nel mirino degli investigatori. Il problema è che dovrebbe essere chiaro a tutti che in un ambiente dove c’è stato molto lavoro degli investigatori, non è detto che un nuovo gruppo di amministratori che si insedia, solo per questo sia colluso col malaffare” .
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