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Politica Nicola Riccio 24 maggio 2017 10:02 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Rifondazione Comunista: riapriamo la fabbrica. Ridiamo dignità alle nostre vite.
SAN VITALIANO - “ San Vitaliano e l’intera zona del Mariglianese sono divenuti obiettivamente più poveri. È un altro durissimo colpo all’occupazione dell’Agro Nolano, al suo tessuto industriale che a fatica resiste alla crisi, al malaffare e alla camorra. Non è solo una vertenza “sindacale”, non riguarda solo i lavoratori del Salumificio Spiezia di San Vitaliano. Riguarda, invece, tutto il territorio circostante: Marigliano, Scisciano, Saviano, fino a Nola e Pomigliano. Questo nostro territorio non può più perdere un solo posto di lavoro.”
Questo è quanto afferma un comunicato a firma congiunta dei tre Circoli di Rifondazione Comunista dei Comuni di San Vitaliano , Scisciano e Marigliano in riferimento alla crisi della storica azienda sanvitalianese che, aperta formalmente la procedura di fallimento, lascerà a casa i propri operai, già senza stipendio ormai da quattro mesi.
Non sono bastate le passerelle della politica e gli inviti alla tranquillità. “Chi si era illuso, chi pensava che “meno rumore si faceva, meglio era”, chi ha dato credito alle bugie venute da tante parti, si scontra ora con la dura realtà.”
Non solo incapacità dirigenziale ma congiuntura economica frutto di strategie politiche sbagliate . “Ma la crisi di un’azienda, - continua il comunicato - il suo fallimento non sono solo opera di un destino cinico e baro o conseguenza della incapacità dirigenziale: alla base vi sono soprattutto le sciagurate politiche liberiste europee, nazionali e territoriali, quelle della deregolamentazione dei mercati, delle privatizzazioni spinte e della mancanza di programmazione economica. I governi nazionali e locali hanno avallato politiche che non potevano che portare a questa conclusione: alla precarietà generalizzata, alla disoccupazione di massa, alla povertà sempre più assoluta, con i lavoratori ridotti a “cose” da spremere e poi buttare via.”
"Ma forse non tutto è perduto. Rifondazione Comunista sarà accanto ai lavoratori affinchè mantengano vivo il presidio fuori e dentro la fabbrica ed invita tutta la cittadinanza a sostenere questa lotta. Ed è opportuno, direttamente come lavoratori ed enti locali della zona, premere su tutti i luoghi istituzionali - Regione, Città Metropolitana, Ministero delle Attività Produttive e dello Sviluppo economico – che possono influire sul corso delle cose"
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