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Politica Paolo Ganzerli 25 febbraio 2018 16:24 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Sono 6.857 i Professori e Ricercatori universitari che firmano la Proclamazione di sciopero dagli esami di profitto nelle Università italiane: risposte insoddisfacenti nella legge di Bilancio 2018 in merito a fondi e assunzioni
Le risposte non soddisfacenti in merito allo sblocco delle classi di concroso e degli scatti stipendiali da parte della legge di Bilancio 2018 sollecitato con lo sciopero dagli esami di profitto dal 28 agosto al 31 ottobre 2017, hanno indotto quasi 7.000 rappresentanti del mondo accademico a proclamare lo sciopero dagli esami di profitto per la prossima sessione estiva.
Sono 6.857 tra Profesori e Ricercatori, infatti, a richiedere, oltre allo sblocco di classi e scatti, lo stanziamento di 80 milioni di euro per incrementare il Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio e la messa a disposizione di risorse per l'assunzione di 6.000 Professori Associati, 4.000 Professori Ordinari e 4.000 Ricercatori.
Lo sciopero, proclamato per il periodo tra il 1 giugno 2018 e il 31 luglio 2018, prevederà la riduzione della sessione estiva di valutazione tramite la sospensione di almeno un appello. Gli esami di profitto corrispondenti saranno spostati all'appello successivo. Agli studenti, nel periodo considerato, sarà garantito almeno un appello oltre all'adozione di alcune misure "ad hoc" a seconda delle varie situazioni. In allegato il link da cui leggere o scaricare il comunicato.
Dunque gli studenti saranno tenuti a rivedere, nella maggior parte dei casi, i propri piani per la sessione estiva con la speranza che si faccia in modo, quantomeno, di non accavallare le uniche date disponibili per gli appelli all'interno dello stesso Corso di laurea.
Si spera, inoltre, che venga prestata da parte delle Istituzioni maggior attenzione al mondo universitario, troppo spesso privato delle risorse necessarie per la ricerca, per il sostegno agli studenti meritevoli e per l'ingresso di nuovi ricercatori che, sovente, scappano all'estero per i propri sogni e i propri obiettivi di crescita.
Foto di unina.it
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