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Politica Redazione 29 febbraio 2020 18:12 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Lettera aperta ai prossimi candidati a sindaco
MARIGLIANO - L’Associazione di promozione sociale Nova koiné attiva in città chiede in una nota ai prossimi candidati a sindaco uno spazio da gestire che sia ispirato ai principi della pace, della nonviolenza, della tutela dei diritti umani, dei diritti di cittadinanza, della solidarietà fra le persone, i gruppi e i popoli. Ecco il contenuto:
“Considerato che Marigliano gode dal 2011 di un centro culturale islamico molto frequentato.
Che la presenza di stranieri è in aumento anche nelle scuole.
Che da circa 10 anni esiste una scuola gratuita di lingua e cultura italiana per stranieri che ad oggi ha contato oltre 500 iscritti, creando condizioni di migliore accoglienza, integrazione e tutela delle minoranze di persone immigrate nel nostro territorio.
Che tale associazione oltre ai corsi di lingua e cultura ha sempre svolto incontri multietnici utili a favorire lo scambio e la conoscenza reciproca tra e con i migranti, incontri di formazione ed informazione nonché sensibilizzazione su accoglienza, integrazione e diritti .
Che da circa un anno i servizi offerti comprendono lo sportello diritti che fornisce orientamento legale psicologico ed affronta problematiche importanti come discriminazioni, emergenza abitativa, violenze, abusi e sfruttamento.
Che da molti anni si richiede all'amministrazione comunale di poter gestire dei locali per poter svolgere le attività sopra descritte.
Che le attività svolte sono da considerarsi a tutti gli effetti una politica sociale.
Che il comune di Marigliano nel 2019 ha aderito alla REte COmuni SOLidali a trazione Riace.
Che il comune di Marigliano nel 2019 si è dichiarata Città Della Pace.
Che tali due delibere sono pienamente coerenti con le attività svolte da Nova Koinè su questo territorio dal 2010.
Riteniamo che la naturale evoluzione di questo percorso non possa che vedere la nascita di una Casa delle Culture o dei Popoli.
Uno spazio che possa consentire lo svolgimento di tutte le attività che mirano all'integrazione tra culture differenti e che promuova accoglienza , conoscenza e solidarietà.
Il progetto potrebbe
Chiediamo dunque uno spazio che sia ispirato ai principi della pace, della nonviolenza, della tutela dei diritti umani, dei diritti di cittadinanza, della solidarietà fra le persone, i gruppi e i popoli.
Un luogo in cui si possa coinvolgere la collettività, per favorire l’incontro e l’interazione fra persone, attraverso la conoscenza ed il riconoscimento di più identità culturali, compreso il confronto di genere, per arrivare alla creazione, insieme, di una nuova e più ricca cultura consapevole dell'importanza della coesione sociale.
Un luogo in cui si promulghi la cultura del rispetto dando vita ad esempio a reti di sostegno tra famiglie immigrate e italiane, che compensino il vuoto creato dalla lontananza dal proprio Paese d’origine, e rendendo visibile il ruolo della donna nel processo migratorio.
Un luogo in cui si possa alimentare e diffondere la cultura della non violenza e dell'anti razzismo.
Confidiamo che tale proposta possa essere tenuta in considerazione da chi si propone come prossima classe dirigente di questa città ed essere manifestamente sostenuta inserendola nel programma elettorale”.
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