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Politica Redazione 22 maggio 2020 16:40 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Question time in aula della consigliera regionale: “Valutazione assente per performance di commissari e dirigenti”
NAPOLI -“Dopo cinque anni di battaglie istituzionali abbiamo oramai consapevolezza che c’è sempre stata una volontà politica tesa mortificare le funzioni di Arpac, ancora lontano dalle quelle di un’agenzia che dovrebbe monitorare la qualità dell’aria che respiriamole e di controllo del perfetto funzionamento degli impianti sul territorio.
Oggi abbiamo interrogato la Regione Campania in aula rispetto a una serie di criticità che andiamo evidenziando da anni sulle attività dell’agenzia regionale e la risposta dell’assessore all’Ambiente Bonavitacola è stata di mera lettura di una relazione scritta dalla stessa Arpac, che conferma quanto già sapevamo.
Ovvero, l’assoluta mancanza di un piano di valutazione di performance dei commissari e dei dirigenti che si sono avvicendati in questi anni, che di fatto non rispondono delle negligenze sul sistema di monitoraggio e di mancata o tardiva pubblicazione dei dati, sebbene siano puntualmente e profumatamente remunerati. Fino al paradosso, che denunciammo nel 2016, dell’autoriconoscimento da parte dello stesso management di Arpac e con tanto di determina viziata da procedura illegittima, di 11 anni di adeguamenti contrattuali per un totale di sei milioni di euro”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, a margine della seduta di question time in aula. “Bonavitacola è stato interpellato per spiegare in che modo la regione abbia controllato le attività e le spese di Arpac in questi anni, ma l’assessore e vice del governatore altro non ha saputo fare che leggere frettolosamente un comunicato dell’azienda stessa, omettendo ogni passaggio utile sulle funzioni di controllo sul bilancio e sulle attività”.
COMUNICATO
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