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Politica Viviana Papilio 23 ottobre 2020 16:45 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NAPOLI - Da mesi ormai siamo abituati alla diretta fiume del venerdì del governatore Vincenzo De Luca durante la quale il politico comunica alla popolazione le decisioni prese o di prossima emanazione, condivide con grande ardore retorico dati che -chiaramente- avallano le sue deliberazioni, si dedica al solito esercizio di paragone Sud-Nord, rimbrotta categorie casuali di persone, lancia strali contro chi è in disaccordo con lui.
Oggi esordisce con l’annuncio del lockdown in Campania per un tempo indefinito e variabile stimato, sulla base delle sue proiezioni, in un arco di 30 o 40 giorni.
Meno siparietti da battute memorabili, molte giustificazioni per le impopolari decisioni assunte negli ultimi giorni e caratterizzate dall’unicità rispetto ad altre regioni d’Italia; nessun accenno ai 13 milioni di euro spesi in ospedali Covid non utilizzati per assenza di personale, anche in questo caso -ribadisce il governatore- colpa di terzi.
Infine l’affondo al Governo, al quale rivolge l’esortazione a seguire le sue orme e applicare all’intero territorio il caldeggiato lockdown, affermando che la Campania ha assunto il ruolo di apripista illuminato, una missione anticipatoria di salvezza, un destino apostolico volto a infondere coraggio al resto dell’Italia che, sempre a detta del governatore campano, di coraggio non ne ha.
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